Sci di fondo, gli azzurri primi nella staffetta maschile a Dobbiaco dopo 17 anni

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Staffetta – Fondo – Dobbiaco-2023 – Foto FISI

Il quartetto composto da Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Simone Daprà e Federico Pellegrino sul gradino più alto dle podio davanti a Svezia e Norvegia

DOBBIACO – Impresa storica del quartetto azzurro composto da Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Simone Daprà e Federico Pellegrino, capace di vincere la staffetta maschile di Coppa del mondo, nell’atto finale della tappa di Dobbiaco. Il secondo posto è andato alla Svezia di Eric Rosjoe, Calle Halfvarsson, Johan Haeggstroem ed Edvin Anger, dopo una volata finale vinta contro la Norvegia (Sjur Roethe, Didrik Toenseth, Simen Krueger, Harald Amundsen).

Un successo che vale tantissimo, se si pensa che l’Italia mancava dal gradino più alto del podio da ben 17 anni, in cui vinse sempre in una tappa italiana, ma in Val di Fiemme, con il team composto da Giorgio Di Centa, Valerio Checchi, Pietro Piller Cottrer e Cristian Zorzi. Il podio nel format, invece, mancava dal 2016 quando gli stessi Noeckler, De Fabiani e Pellegrino (insieme nell’occasione a Roland Clara), si piazzarono al terzo posto.

Un’emozione grandissima per gli atleti – con Pellegrino visibilmente commosso al traguardo -, ma anche per i tantissimi tifosi accorsi a seguire le gare in Val Pusteria. Una prova stupenda quella del quartetto italiano, che sin dalla prima frazione ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutte le altre pretendenti per la vittoria e per il podio, con Dietmar Noeckler subito protagonista al lancio. Coraggiosa ed efficace anche l’azione di Daprà e De Fabiani, abili a rimanere nelle posizioni nobili della classifica, dosando sapientemente le energie.

Lo spettacolo, però, è stato tutto nella frazione finale con il norvegese Harald Amundsen che ha provato l’allungo decisivo in solitaria, prima di essere raggiunto dal transalpino Richard Jouve; i due sono stati ripresi a circa 4 km dal traguardo, con il francese che si è poi defilato. Rimasti in quattro (Pellegrino, Skar, Amundsen e Anger), il valdostano è sembrato sin da subito in ottime condizioni e ha sferrato l’attacco decisivo sulla salita finale, svettando davanti a tutti in discesa, fino a varare la linea del traguardo in solitaria, con il pubblico dello stadio pusterese in delirio, abbracciato da tutti i compagni di squadra.

Undicesimo posto per il secondo team italiano formato da Giandomenico Salvadori, Paolo Ventura, Mikael Abram e Lorenzo Romano, giunti a 2’08″5 dai compagni di nazionale. Ora spazio ai Mondiali di Planica – dal 21 febbraio al 5 marzo – , con la Coppa del mondo che tornerà l’11-12 marzo con le 50 km maschili e femminili a Oslo.