Serie A, ecco il protocollo della ripresa: i punti nevralgici

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Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport hanno riassunto in modo dettagliando il nuovo protocollo per la ripresa della Serie A.

ROMA – Ormai ci siamo. Tra pochi giorni sapremo tutto sul prossimo futuro del campionato di Serie A 2019/2020. Stando alle dichiarazioni del Ministro Spadafora, rilasciate nella giornata di ieri, il torneo potrebbe riprendere anche il 13 giugno (nonostante il divieto imposto dal DPCM) ed il 28 maggio verrà ufficializzato il tutto, comprese le modalità con cui verrà conclusa la Serie A. Le edizioni odierne di “Corriere dello Sport” e “Gazzetta dello Sport” hanno riassunto in modo dettagliato il nuovo protocollo della ripresa. Scopriamolo punto per punto:

Serie A – Il “Protocollo Gare” punto per punto

  • TRE ZONE ALLO STADIO – Interno stadio/zona tecnico-sportiva, tribune-area media/tribuna stampa ed esterno stadio. Con area tecnica si intendono il terreno di gioco, il recinto di gioco con bordocampo e inclusa l’area tecnica, il tunnel dei giocatori e l’area spogliatoi. Per spalti comprendiamo le tribune, le aree media (sala stampa, flash zone e mixed zone) e GOS, cioè le sale di controllo. Le aree esterne invece sono Tv compound e gli spazi limitrofi come i parcheggi.
  •  MASSIMO 300 PERSONE – Il numero chiave è 300. Si tratta del dato massimo di persone ammesse allo stadio. Il tutto per le partite di Serie A, perché per Serie B ed eventualmente Serie C si scrive di un numero proporzionalmente inferiore. Viene anche specificato che il numero massimo di presenze della squadra ospite «non deve superare le 60 persone» e anche in questo caso, in Serie B e in Serie C viene previsto un numero proporzionalmente inferiore. La norma sulle 300 persone – divise fra le tre aree «Interno Stadio», «Tribune», «Esterno Stadio Tv – potrà essere ritoccata «solamente» per specifiche indicazioni delle Autorità di Sicurezza. All’interno di ciascuna zona non è consentita la presenza in contemporanea di non più di 130 persone per la A.
  •  FASCE ORARIE – La fascia temporale di gestione del giorno gara dovrà essere considerata su 10 ore di attività compresa la partita, il tutto suddiviso in finestre di due ore: dai lavori di preparazione, ai sopralluoghi delle tv al controllo del terreno di gioco. Per esempio con una partita alle 21: riscaldamento pre-gara degli ospiti ingresso 20.10 e della squadra di casa alle 20.12, uscita 20.43 e 20.45. Uscita dagli spogliatoi per giocare: ospiti alle 20.56, squadra di casa alle 20.57
  •  ARRIVI SCAGLIONATI – L’arrivo allo stadio avverrà in modo separato per orario e luogo di ingresso. Due pullman sanificati per squadra per garantire distanze tra giocatori e personale, e l’utilizzo di mascherine. Prima gli arbitri, poi la squadra ospite e infine quella di casa a cui è consigliato anche l’arrivo con auto proprie. L’eventuale intervista a un calciatore da parte di una emittente che ha esclusiva avverrà con distanza di sicurezza e microfono boom.
  •  SPOGLIATOI – Sarà garantito l’ingresso contingentato e distanziato negli spogliatoi. L’organizzazione all’interno sarà altrettanto rigorosa: separazione tra titolari, portieri e riserve, bilanciamento dell’utilizzo delle stanze. L’utilizzo di macchinari fitness o lettini per massaggi verranno effettuati in sicurezza e con dispositivi sanitari. Saranno usate pettorine usa e getta, tutti gli operatori saranno dotati di bombolette di alcol per la sanificazione delle attrezzature.
  •  CONTROLLI – Ci saranno dei controlli per l’accesso allo stadio per tutte le persone che non appartengono ai due «gruppi squadra». Bisognerà misurare la temperatura con il termoscanner e l’ossigenazione del sangue con il saturimetro. Ognuno dovrebbe poi produrre un questionario autocertificazione che attesti di non aver avuto problemi o sintomi riconducibili al Covid19. Chi avrà più di 37,5 °C dovrà fare immediato ritorno al proprio domicilio.
  •  PERCORSI DIFFERENTI – Per il riscaldamento la squadra ospite entrerà in campo due minuti prima della squadra di casa, stesso discorso per uscire dal campo. Stesso discorso per l’arrivo in campo per cominciare la partita: gli ospiti entreranno quattro minuti per prima e i padroni di casa tre. Separazione rigida anche per l’antidoping: «Dovranno essere previste due sale distinte per separare i calciatori sorteggiati, con percorsi di accesso separati.
  •  INTERVISTE – Non ci saranno le riprese TV negli spogliatoi: sia le riprese nel pre-riscaldamento che nel post, no stand up all’interno dello spogliatoio da parte dell’emittente titolare. Da mezz’ora a dieci minuti prima del fischio d’inizio intervista a un dirigente o tesserato, in via eccezionale ove possibile sul terreno di gioco. Ci sarà anche una riduzione delle telecamere per produzione standard C o D con 10-12 telecamere e non più 17.  L’eventuale intervista flash all’intervallo con microfono boom e distanza di un metro e mezzo dal giornalista. Stesso criterio per le interviste flash a fine partita, le altre avverranno in un’area dedicata e sanificata con distanze di 2 metri e saranno quelle dell’emittente titolare di diritto. Zona mista e working area chiuse, le conferenze stampa saranno in modalità Formula Uno, prodotte televisivamente, con raccolta delle domande via Skype/Whatsapp e sottoposte al tecnico da un delegato