Stagione 2011/2012: il pagellone dei tecnici del Cagliari

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La stagione agonistica del Cagliari si è conclusa ed è tempo di bilanci. Bilanci di una stagione deludente per tanti aspetti e punti di vista. La salvezza era l’obiettivo minimo da raggiungere ed è stato raggiunto. Oltre questo non c’è molto altro da salvare. E allora proviamo a dare i voti agli allenatori che hanno guidato il Cagliari in questa stagione.

ROBERTO DONADONI (esonerato prima dell’inizio del campionato) VOTO 10 (simbolico) – Per le statistiche Donadoni in questa stagione non è stato un allenatore del Cagliari. Il mister del Parma infatti ha avuto il benservito dal presidente Cellino a metà agosto, dopo le amichevoli  precampionato disputate in Gallura, senza mai andare in panchina in una partita ufficiale dei rossoblù. Motivo per il quale ha poi potuto prendere in corsa il posto di Colomba alla guida dei ducali. Un esonero mai spiegato e mai giustificato dalla società. Un esonero che ha colpito molto i sostenitori del Cagliari, molto attaccati a Donadoni. Ma il tecnico non si è scoraggiato e dopo aver salutato ed elogiato il pubblico rossoblù e il popolo sardo si è rimesso a lavoro. Il suo Parma ha chiuso la stagione al settimo posto (a pari punti con la Roma) a quota 56, timbrando 7 vittorie consecutive nelle ultime 7 partite stagionali. Forse il calo del Cagliari nello scorso finale di stagione non era colpa sua. C’è il rimpianto di aver salutato un tecnico competente che faceva giocare ai rossoblù un calcio propositivo e divertente. Chapeau. E in bocca al lupo mister, queste sì che sono rivincite.

DAVIDE BALLARDINI (novembre-marzo) VOTO 5.5 – Doveva essere come il figliol prodigo che torna a casa e viene accolto a braccia dal padre ma così non è stato o perlomeno lo è stato solo all’inizio. Davide Ballardini è diventato l’allenatore del Cagliari per la terza volta in carriera dopo che Cellino lo ha rivoluto per sostituire l’esonerato Ficcadenti. Lui che è stato il “padre” di questo Cagliari, inventore del 4-3-1-2 che ha regalato pagine stupende di calcio ai sostenitori rossoblù. Lui che ha inventato Cossu come trequartista dopo che tutti lo schieravano come esterno d’attacco o di centrocampo. Qualcosa però non ha funzionato: il Balla è stato licenziato dopo la disfatta per 3-6 contro il Napoli per non ben precisati motivi. Certo, il suo Cagliari non era sicuramente una macchina perfetta. Però senza un centravanti degno di tale nome (Nenè subito infortunato alla prima del Balla contro l’Inter e Pinilla a disposizione solamente per 3-4 partite) era difficile far meglio. Con Pinigol a disposizione il Cagliari ballardiniano ha vinto e convinto, anche se qualche scelta di formazione durante il suo mandato non ha convinto. L’atteggiamento della squadra era però propositivo: provare a fare gioco e provare a imporlo agli avversari piuttosto che difendersi solamente. Non meritava di essere cacciato, per quel che ci è dato sapere, anche se dal suo Cagliari ci si aspettava qualcosa in più.

MASSIMO FICCADENTI (agosto-novembre e marzo-maggio) VOTO 5 – L’obiettivo salvezza è stato raggiunto ma ciò non basta per dare un giudizio sufficiente al tecnico rossoblù. Il Cagliari di Ficcadenti è sempre stato una squadra noiosa. Pochissime verticalizzazioni e  manovra offensiva affidata un po’ al caso. La controversia sul ruolo di Cossu è stato il leit motiv del mandato del tecnico di Fermo. Il cruccio del 4-3-3 gli è costato il posto a novembre e una volta richiamato ha provato a riproporre il consueto 4-3-1-2 di ballardiniana memoria ottenendo i punti salvezza ma con un gioco tutt’altro che arioso. Attaccanti sacrificati e costretti a giocare più in fase difensiva che in avanti (emblematiche le prime partite di campionato dove Nenè e Thiago Ribeiro giocavano quasi da esterni di centrocampo). Un ultimo appunto poi sulla partita di Firenze: a salvezza ottenuta, con una partita dal valore pari allo zero come quella contro i viola, sembrava brutto concedere un’occasione al giovane Bovi (che da due mesi va in panchina senza mai vedere il campo) o dare qualcosa in più di 4 minuti più recupero per l’esordio in serie A del “misterioso” Eriksson? Intanto, secondo i rumors di mercato, il presidente Cellino sarebbe intenzionato a confermare Ficcadenti anche per la prossima stagione. Il tecnico non parla da due partite e dribbla taccuini e telecamere nei post partita. Come finirà questa telenovela?

[Giampaolo Gaias – Fonte: www.tuttocagliari.net]