Modric incanta, Adzic decide il big match. Tra sorprese e delusioni, la terza giornata di Serie A svelta già gerarchie e fragilità
La terza giornata di Serie A ha offerto spunti importanti, tra giocate di classe e prestazioni opache che iniziano a pesare sul cammino di alcune squadre. Tra i protagonisti assoluti c’è Luka Modric: il croato ha incantato San Siro con lampi di classe pura, coronati dal suo primo gol in maglia rossonera. Un’istantanea che sa già di storia, capace di scaldare i tifosi e accendere il Milan. Ottimo impatto anche per Rasmus Hojlund, che al “Maradona” si è presentato nel migliore dei modi, trovando subito la rete contro la Fiorentina. A completare il quadro dei gioielli, il diciannovenne Adzic: un gol pesantissimo nello scontro diretto tra Juventus e Inter, che ha regalato ai bianconeri una vittoria dal valore enorme.
Si risveglia l’Atalanta, che travolge il Lecce 4-1 davanti al proprio pubblico. Zalewski, autore di un gol e un assist, e De Ketelaere, finalmente protagonista con una doppietta che potrebbe segnare la svolta della sua stagione. Sorrisi anche per il Sassuolo, che ha approfittato di una Lazio spenta per centrare i primi punti della nuova Serie A, e per l’Udinese, ancora imbattuta e capace di portarsi nelle zone alte della classifica grazie al successo di Pisa.
Ma non sono mancate le note dolenti. Sommer continua a far discutere: le sue incertezze tra i pali dell’Inter pesano nei gol incassati dai nerazzurri e sollevano interrogativi sulla sua affidabilità. In difficoltà anche Wesley, apparso sottotono nella sconfitta della Roma contro il Torino, sebbene non al meglio fisicamente. Tra le delusioni collettive spicca la Lazio, incapace di confermare la brillantezza mostrata contro il Verona prima della sosta: il rischio di un campionato a montagne russe è più che concreto.
Segnali poco incoraggianti arrivano anche dalla Fiorentina, ancora senza vittorie e ferma a un solo punto, mentre in avanti restano a secco attaccanti come Kean, Dzeko e Piccoli, chiamati a invertire la rotta al più presto. Infine, faticano Pisa e Parma: nonostante prestazioni discrete, entrambe mancano ancora l’appuntamento con la vittoria, un lusso che le squadre in lotta per la salvezza non possono permettersi troppo a lungo.
Una giornata, insomma, che ha già messo in chiaro chi ha la scintilla giusta per accendere il campionato e chi, invece, deve fare i conti con limiti e fragilità che rischiano di diventare croniche.
A cura di Francesco Forziati