Torino, prime dichiarazioni di Walter Mazzarri in granata

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Il tecnico toscano, alla sua prima conferenza stampa dopo il suo arrivo a Torino, ha reso note le sue impressioni sul presidente e sul gruppo e confidato i suoi principali obiettivi

TORINO – Intervenuto in conferenza stampa dopo il primo allenamento con la squadra e alla vigilia del suo debutto in panchina, Walter Mazzarri ha espresso le sue prime impressioni sul suo arrivo a Torino.

Prima di tutto ha parlato di un ambiente, in cui pensa di poter far bene. Ha detto di avere avvertito un buon feeling con il presidente Cairo, le cui parole lo hanno ulteriormente caricato e di essersi emozionato all’ingresso al Filadelfia.

Qualche parola di rispetto per Mihajlovic perchè sostituire un collega non è mai piacevole  e perchè ha notato come i giocatori siano molto legati a una persona seria quale é lui.

Le prime impressioni di Mazzarri sulla squadra

Poi il tecnico è passato a trattare di Torino. Obiettivo principale quello di lavorare per dare un’identità alla squadra. Il calcio non è una scienza esatta ma ha bisogno di conoscenze e più ci si avvicina alla scienza esatta, più si ha possibilità di fare risultato.

“Per me lavorare 24 ore al giorno, dormire 2-3 ore è normale e voglio trasmettere questa mia cultura a tutti”.

Per arrivare a far bene, però,  è necessario cominciare a pensare positivo, crederci sempre fino alla fine, e in questo si ha bisogno anche dell’aiuto del pubblico.

Mazzarri ha detto di voler essere l’esempio per tutti ma di aver bisogno di tutto il gruppo compresi i magazzinieri, per fare rendere i ragazzi, ai quali dovrà subito prestare ascolto per capire chi darà le garanzie per scendere in campo.

Poi occorrerà una sinergia con la squadra, più importante di qualsiasi modulo, perchè per vincere le partite è fondamentale riuscire a trasmettere le proprie idee e i giusti stimoli.

Inevitabile una domanda relativa al mercato in corso ma Mazzarri ha glissato dicendo che se ha accettato in questo momento di allenare il Torino è perchè crede che ci sia già un gruppo valido, forte.

Ora sarà suo compito valutare i giocatori uno per uno, giorno dopo giorno, cercando di carpire i margini di miglioramento di ognuno.