Torino: quattro giocatori prima di una valutazione

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logo-torinoOra come ora, al Toro mancano quattro giocatori, due attaccanti, un esterno sinistro, un portiere, quindi è difficile poter dare un giudizio sereno sulla squadra allestita da Petrachi, anche se qualcuno, lo stesso Ventura ad esempio, si è dimostrato piuttosto soddisfatto. Tireremo le somme alla fine, com’è giusto che sia.

Situazione portiere: Padelli, alla fine, potrebbe essere il portiere titolare dei granata, Ventura lo conosce bene per averlo avuto a Bari, sa quello che può dare, e va a rinforzare la pattuglia di ex baresi voluta dal tecnico. In realtà il Toro cerca un portiere, sfumato Sorrentino che dovrebbe accasarsi a Firenze, con Viviano che andrebbe a difendere la porta dei rosanero, sempre più lontano Pegolo che dovrebbe andare al Monaco, quanto ad Amelia difficile pensare che il Milan sia disposto a pagare parte dell’ingaggio del giocatore, ancor meno che il Toro possa accollarsi uno stipendio oneroso per il tetto imposto da Cairo. Cosa rimane? La speranza che Gillet possa vedere ridotta o annullata la squalifica. Alla fine la via più percorribile è quella estera, che però piace pochissimo al tecnico. Chiaro che con Gillet in porta, non me ne voglia Padelli al quale auguro un super campionato, il giudizio sul Toro sarebbe sostanzialmente diverso.

Situazione esterno sinistro: in questo momento il titolare è Masiello, giocatore che gode della massima stima da parte del tecnico, non c’è il minimo dubbio.  Il Toro ha sbandierato ai quattro venti il proprio interessamento per Ghoulam, ora sul giocatore c’è mezza Europa, il Saint-Etienne gongola, il Toro meno. Difficile anche capire la gestione di Rubin, che poteva tornare al Toro con un minimo esborso. Trovare un giocatore che possa inserirsi nel nuovo modulo dei granata in quella fascia appare difficile, almeno fermandosi al territorio italiano, anche in questo caso l’ipotesi più probabile resta il mercato estero, sempre che il Toro non faccia una pazzia per il franco-algerino, cosa poco probabile, visti gli ultimi sviluppi di mercato.

Situazione attaccanti: Immobile e Cerci sono i due titolari, almeno nel 3-5-2, tutti tranquilli quindi. Niente affatto, anche perché il giocatore di Torre Annunziata, oltre ad avere dimostrato difficoltà nel suo primo anno nella massima serie, ha fatto la sua migliore stagione con Zeman, cioè con tre attaccanti, in un 4-3-3 molto offensivo, e con una prima punta di ruolo in campo. Quanto a Cerci non è un attaccante, difficile che possa  giocare esterno, destro o sinistro che sia in un ipotetico 3-5-2, quindi per lui sarebbe una soluzione di ripiego, più facile trovagli un posto che esalti le sue caratteristiche, ma anche quelle di Immobile, in un modulo vicino al 4-3-3 di “zemaniana” memoria. Ecco perché il Toro cerca un attaccante, che a mio parere dovrebbero essere due, lasciando cosi libero Diop di fare l’esperienza che gli serve per poter  giocare nella massima serie. Abel Hernandez che era in pratica una scommessa, giacché ha giocato pochissimo nell’ultima stagione a causa di un brutto infortunio subito in nazionale ad ottobre, è quasi accasato in Qatar. In realtà si può anche togliere il quasi. Quanto a Maxi Lopez, non si capisce se il giocatore vuole il Toro o aspetta offerte, per lui migliori, da altre squadre. Protenderei per la seconda ipotesi. Per quanto attiene a Eren Derdiyok, che è poi nella sostanza il vero obiettivo dei granata, lo svizzero di origini curde sembra più vicino alla Turchia che all’Italia, e dire che il Toro si era mosso con tempismo e che poteva aver già chiuso la trattativa. Difficile trovare la prima punta, immaginarsi a trovare il secondo attaccante.

Quanto al mercato, buoni, per quanto mi attiene, gli arrivi di Bellomo, Immobile ed El Kaddouri, meno, quello di Padelli subito come titolare, non è detto, che non possa esserlo, ma bisogna coprire quel ruolo con una valida alternativa, per il resto, si potrebbe ancora fare meglio strada facendo.

[Flavio Bacile – Fonte: www.torinogranata.it]