Trasferte: La “Saudade” Rossazzurra

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CATANIA Due trasferte per dire chi siamo; due trasferte per misurare il nostro coraggio; Cesena anche più di Bologna tappa vitale per la permanenza in A. Ci sono più di tre punti in palio, perfino più dei sei che si attribuiscono agli scontri diretti: chi perde si becca le vertigini del baratro, e lì inizia tutto un altro campionato! Chi perde pesca il biglietto degli imprevisti “fate tre passi indietro con tanti auguri”.

Lontano da casa, forse ci attende uno sdoppiamento della personalità: al Catania argentino viene la nostalgia brasiliana? No, disturbo bipolare: in casa “John Rambo” e in trasferta “Il secondo tragico Fantozzi”? Oppure sindrome di Stoccolma: identificazione con quello che giocatori e tifosi consideravano “rapitore del gioco”, Giampaolo.

La scossa ancora non c’è stata e per il gioco delle colpe non c’è tempo, ma senza bisogno di fare la caccia alle streghe, si può riconoscere che la preparazione atletica non è stata adeguata. Forse per un calcio di attesa poteva andare, ma già nell’era del 4-1-4-1 i giocatori non correvano mai in avanti. A questo punto c’è da chiedersi se il problema non sia sempre stato quello, più che masochistiche rinunce all’attacco.

La storia è tutt’altro che nuova e ancora senza soluzione, e così ci ritroviamo ultimi in classifica per rendimento esterno con un magro bottino di tre punti. Gli ultimi otto posti in classifica generale sono occupati dalle ultime otto squadre, in ordine leggermente sparso, per rendimento esterno. La consolazione è potersi attaccare alla pochezza delle nostre rivali, e quindi per risalire questa classifica, che non lascia per nulla il tempo che trova, basterebbero un paio di colpi in trasferta.

La saudade però non l’abbiamo solo della nostra terra, ora ci si mette pure quella dei goal. Quartultimo attacco complessivo della serie A, ultimo per reti esterne. Un numero forse parlerà più chiaro di mille parole: il 6% dei goal del Catania vengono da fuori area, che tradotto significa una sola rete. Meno dei rossazzurri solo la Roma, che però ha segnato il doppio e non si può dire abbia problemi in avanti, mentre il Palermo arriva fino a nove reti ( un quarto del totale ). Speriamo questo mercato ci abbia portato un tiratore da 10 e Lodi, visti anche i pochi cross che riusciamo a buttare in mezzo, almeno per dare un alternativa al fraseggio con sfondamento centrale.

Inoltre contro le ultime dieci squadre, in pratica negli scontri diretti, peggio di noi hanno fatto solo Lecce e Bari. Insomma non esageriamo a dire che una settimana con due scontri diretti in trasferta si appresta a essere la settimana della verità.

A darci una mano ci saranno di sicuro già da Cesena i nuovi arrivi, non certo segno di errori estivi, ma di determinazione a migliorarsi nonostante a Gennaio non si sarebbe voluto fare nulla.

Un’altra saudade è presto ma c’è già, nostalgia di Peppe, perché una storia non si giudica da come finisce. Grazie, di tutto.

[Daniele Lodini – Fonte: www.mondocatania.com]