UEFA cambia volto: addio alle palline, benvenuto al sorteggio digitale

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C’era una volta l’emozione di vedere le mani tremanti di un ex campione pescare una pallina da un’urna trasparente, sotto gli occhi attenti di milioni di tifosi. Un gesto semplice, quasi rituale, che racchiudeva speranza, tensione e un pizzico di superstizione. Ma da oggi, quel momento iconico diventa storia. La UEFA ha annunciato che, a partire dalla prossima stagione, i sorteggi di Europa League e Conference League saranno completamente digitali.

Il cambiamento non è solo tecnico, è culturale. Un pulsante sostituirà le mani, un algoritmo prenderà il posto del destino. Il software, sviluppato per garantire trasparenza e precisione, svelerà progressivamente gli accoppiamenti e il calendario delle competizioni. Niente più palline, niente più urne. Solo pixel e codice.

Funzionamento del software:

Durante la cerimonia, un pulsante viene premuto per attivare il software. Da quel momento, il sistema genera tutti gli accoppiamenti in pochi secondi.
Non ci sono più palline né urne e il software seleziona casualmente le squadre da ciascuna fascia, rispettando criteri precisi:
* Nessuna squadra può affrontare più di due club della stessa federazione.
* Derby vietati: squadre della stessa nazione non si incontrano.
* Ogni squadra affronta due avversarie per fascia, una in casa e una in trasferta.

Anche se il sorteggio avviene in un istante, gli accoppiamenti vengono svelati gradualmente, fascia dopo fascia, per mantenere la tensione e coinvolgere il pubblico

Dopo il sorteggio, il software genera anche il calendario delle partite, che viene comunicato entro pochi giorni.

La decisione ha già diviso il mondo del calcio. C’è chi applaude alla modernizzazione, vedendo in questo passaggio un segnale di efficienza e affidabilità. “Era ora,” dicono alcuni, “che anche i sorteggi si adeguassero ai tempi.” Altri, invece, non nascondono una certa nostalgia. Perché il calcio, si sa, vive anche di gesti simbolici, di tradizioni che resistono al tempo.

E allora ci si chiede: cosa perderemo davvero? Forse quel brivido che correva lungo la schiena quando la pallina veniva aperta. Forse il sorriso nervoso di un dirigente, il sospiro di sollievo di un tifoso, il boato in sala stampa. Tutto questo sarà sostituito da un click. Silenzioso, preciso, impersonale.

Ma il calcio è anche evoluzione. E se il sorteggio digitale saprà offrire nuove forme di coinvolgimento, magari con grafiche interattive, app dedicate e dirette immersive, allora forse non sarà una perdita, ma una trasformazione. Una nuova pagina da scrivere, in un mondo, quello dello sport calcistico, che vede cambiamenti epocali, come epocali la trasformazione e l’evoluzione delle emozioni, legate ad esso.

A cura di Francesco Forziati