Un “colpo” del Cesena nella top 10 dei peggiori acquisti di serie A

227 0

Tuttomercatoweb stila la classifica dei 10 peggiori flop del calciomercato di serie A … Ecco la classifica completa:

Jorge Martinez – Juventus – Dodici milioni di euro per concludere uno degli acquisti più onerosi dell’estate bianconera. Il Catania è a un passo dal cederlo alla Lazio, poi si verifica un incidente diplomatico fra Lo Monaco e Lotito e l’affare salta di punto in bianco. La Juve si inserisce per chiudere il grande affare – anche perché Martinez è nel mirino anche del City di Roberto Mancini dopo la strepitosa stagione – ma sarebbe stato meglio rimanere al proprio posto. E, ci scommettiamo, lo pensano anche ai vertici.

Federico Macheda – Sampdoria – Kiko per gli amici e per Sir Alex Ferguson, che lo lascia andare in prestito per maturare. Lo considera un fenomeno, e quindi è non c’è diritto, con la Samp che difficilmente proverà anche solo a intavolare un discorso. Poca convinzione, gol sbagliati, anche se la stoffa sembra esserci. I blucerchiati sono però in una valle e questo non aiuta Big Mac (Maccarone), figuriamoci il Mac più giovane.

Sokratis Papastathopoulos – Milan – Poche apparizioni, l’ultima delle quali in Coppa Italia contro la Lazio al primo di febbraio. Per il resto una stagione tra panchina e tribuna, con Allegri che gli preferisce chiunque passi di lì: bilancio in campionato, 5 presenze, 2 vittorie, 2 sconfitte e un pareggio. Una media salvezza più che scudetto: e pensare che sono state inserite pure le comproprietà di Strasser, Zigoni e Oduamadi…

Franco Zuculini – Genoa – Tutti pensavano – me compreso – che il passaggio a vuoto all’Hoffenheim fosse solamente un errore di gioventù. Il centrocampista argentino è dovuto emigrare al Racing Club di Avellaneda per ritrovare minutaggio e fiducia. Risultato? Dopo le prime presenze da titolare, è diventato già una riserva. Non certo un’esperienza entusiasmante.

Santiago Garcìa – Palermo – Preso come vice Balzaretti, ha visto il campo solamente in Europa League nella prima parte di stagione. La prima presenza in Serie A è a febbraio, contro il Lecce entra al 33′ del primo tempo e la squadra – nonostante un’altalena di gol – riesce a portare a casa il risultato. La seconda gara rischia invece di essere l’ultima in Italia, con l’ex Rosario Central che si prende un cartellino rosso al 57′, contribuendo in maniera determinante alla sconfitta della propria squadra sul campo del Bologna.

Antonio Candreva – Parma – L’anno scorso – a Livorno – Cosmi non era contento del rendimento del centrocampista, tanto da lasciarlo in panchina più volte dopo la convocazione in nazionale. Argomento di attrito con Spinelli, con i labronici che sono poi retrocessi. Non Candreva, che a gennaio ha fatto in tempo ad assistere alla stagione peggiore nella storia juventina, salvo poi ritornare all’Udinese per un diritto di riscatto troppo alto. Leonardi gli dà fiducia, ma fa male: le presenze sono tante, i gol due, ma i palloni persi e l’eccessiva leggerenza fanno arrabbiare i tifosi del Tardini, che sognavano una stagione di alto livello e rischiano di vedere la retrocessione.

Kamil Glik – Palermo/Bari – Non è stato anno per i difensori del Palermo. Si potrebbero aggiungere Andelkovic e Munoz, oltre al già citato Garcia e Glik. Il polacco era stato soffiato a una concorrenza importante, ma probabilmente gli osservatori non hanno avuto la vista lunga, almeno per stavolta. Forte fisicamente, è però lento e forse acerbo per il calcio italiano.

Adriano – Roma – Eccolo qui, l’Imperatore, detronizzato dopo una stagione insulsa in giallorosso. I chili di troppo non scendono, i gol non arrivano, il ritorno al Corinthians è servito a febbraio. Dove i tifosi festanti sono circa una decina, contro i migliaia di Ronaldinho. E’ girato un servizio sulle tv brasiliane che facevano vedere le immagini di Adriano a confronto con quelle di Dinho: imbarazzante la differenza, e i supporter del Timao solitamente sono molto calorosi. Chissà se fossero il contrario…

Diego Cavalieri – Cesena – Arrivato in pompa magna dal Liverpool, dove era riserva – non certo contenta – di Pepe Reina, non l’ultimo arrivato. In Romagna fa la riserva, per niente contenta, di un ragazzino chiamato Francesco Antonioli, quarantadue primavere a settembre. L’esperienza italiana finisce dopo tre mesi, con il ritorno in patria al Palmeiras. Risultato? 0 minuti giocati. Non sarà di certo contento.

Guillermo Burdisso – Roma – Il fratello di Burdisso arriva quasi in pompa magna, per fare da riserva a Juan, Mexes e – appunto – proprio Nicolas. Tre presenze, due in campionato e una in Champions, tutte da subentrante. Non c’è bisogno di aggiungere altro.

[Daniele Mazzari – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]