Una sorpresa in casa Lazio: Marius Stankevicius

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Ha sorpreso tutti e zittito chi non credeva in lui. Marius Stankevicius ha conquistato la Lazio e si è preso la fiducia di Reja oltre che di tutto il gruppo. E’ un ragazzo simpatico, sempre disponibile alla battuta anche se dall’esterno può sembrare un tipo piuttosto serioso. Si narra che ai tempi della Samp, forse Cassano, l’avesse soprannominato “Lurch” (come il maggiordomo della famiglia Addams). Lui oltre ad essere un ragazzo semplice e solare è anche un giocatore esperto e un professionista esemplare. Appena gli allenamenti finiscono, torna a casa dalla sua famiglia: da sua moglie e dai suoi tre figli. L’ultimo, nato a Roma, è venuto alla luce appena tre settimane fa. La storia di “Stanke” è particolare. Nato e cresciuto a Kaunas, ha cominciato a giocare a calcio sin da bambino mentre la maggior parte dei suoi coetanei si dava al basket cioè lo sport più seguito e praticato in Lituania. Come riporta Il Messaggero, a firma Daniele Magliocchetti, lui non si è dato per vinto, ha continuato e le prime gioie le ha vissute con la maglia dell’Ekranas.

Poi la chiamata della Nazionale e l’approdo in Italia, a Brescia. Qui, Marius, ha vissuto anni importanti, si è affermato soprattutto sotto la guida di Carlo Mazzone e di Zdenek Zeman. Domani ritroverà Cosmi con cui ha passato una stagione, sempre a Brescia. Poi il passaggio alla Sampdoria prima dell’esperienza in Spagna. Prima il Siviglia, poi il Valencia. Un modo nuovo di fare calcio, teso a non buttare mai via il pallone, a giocarlo sempre. Lui ha imparato velocemente, è stato nominato miglior difensore straniero lo scorso anno con la maglia del Valencia. In estate la squadra spagnola aveva trovato l’accordo con la Samp per prolungare il prestito di un anno, ma Igli Tare si è intromesso: conosceva Marius dai tempi Brescia e ne conosceva le qualità, lo ha convinto della bontà del progetto e ha chiuso la trattativa con la Sampdoria per soli 800.000 euro. Al suo arrivo molti non erano convinti, lo stesso Reja non era entusiasta. Si è ricreduto in fretta, da persona intelligente quale è. Lo ha impressionato la capacità di giocare in anticipo e la bravura nell’impostare l’azione. Lo spartiacque della stagione di Stankevicius è stata la partita di Firenze, da lì non è quasi più uscito.  Domani, a Lecce, toccherà di nuovo a lui che si sta togliendo grandi soddisfazioni, dopo che per un infortunio aveva saltato gran parte della preparazione ed era anche stato escluso dalla lista Uefa (un rimpianto di Reja). Ora Marius è uno dei perni di questa Lazio.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]