Ventura lascia, anzi no. Matarrese: “Fiducia incondizionata”

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“Sono pronto a rimettere il mandato”. Queste parole sono venute fuori quest’oggi dalla bocca di Giampiero Ventura. Parole non accolte dal presidente Vincenzo Matarrese che, secondo quanto riferito dal tecnico ligure, gli concede fiducia illimitata. Dichiarazioni importanti, maturate durante la conferenza stampa pre-Milan di oggi. Ventura, alla vigilia della partita di coppa Italia, ha poi aggiunto: “Già tempo fa avevo dato la mia disponibilità al presidente di rimettere il mandato. In più, anche ieri sera a cena – prosegue Ventura – gli ho detto: presidente se per salvare il Bari occorre cambiare l’allenatore le do per primo una mano a scegliere il nuovo tecnico. Ma lui mi ha risposto: resti qui anche se le perdi tutte fino al termine del campionato”.

Verità interessanti e pepate del tecnico ligure prima della partenza per Milano, che non hanno evitato, però, all’allenatore biancorosso di parlare anche e soprattutto della gara contro i rossoneri, a cui non parteciperanno Rudolf e Okaka, fermi per influenza il primo e per un problema al ginocchio sinistro il secondo. “Siamo sedici effettivi, più Pulzetti che non sappiamo ancora se lo possiamo utilizzare – ha detto il mister dei Galletti – Per Milano non partono Okaka, Rivas e Rudolf perché sono acciaccati. Okaka ha un problema al collaterale del ginocchio sinistro dopo un contrasto con Chiellini domenica scorsa. Rivas avverte ancora un fastidio anche dopo essersi sottoposto alla risonanza che ha dato esiti negativi. A questo punto ho preferito non rischiarlo. Come esterni ho solo Romero e Alvarez se ce la farà a recuperare da una botta subita nella partitella di questa mattina. In attacco giocheranno Kutuzov e Castillo”.

Ventura ha poi parlato delle condizioni atletiche e fisiche di Castillo… “Dal punto di vista della salute il giocatore sta bene, è addirittura ringiovanito. Dal punto di vista fisico e calcistico solo il campo potrà dirci realmente come sta. Ultimamente ci siamo specializzati a parlare, adesso dico specializziamoci a giocare”.

Per il Bari quella di domani potrebbe essere una gara considerata più un fastidio che altro, visto che dopo tre giorni i Galletti ospiteranno il temibile Napoli di Mazzarri… “E’ un peccato perché è sempre un ottavo di Coppa Itlaia, è sempre una partita a San Siro ed è sempre stimolante. Ci arriviamo in un momento delicato perché dopo tre giorni abbiamo la partita col Napoli che ha recuperato due giorni in più e questi non sono pochi. Poteva essere una partita che al di la del risultato era utile per provare situazioni di gioco con i vari Rudolf ed i vari Okaka. Andremo, però, a Milano a giocarcela, spero sgombri da paturnie. Vedremo se saremo capaci ancora di far frullare la palla”.

Ventura ha aggiunto anche che i vari infortunati si cureranno a Bari e poi raggiungeranno la squadra a Milano dove Gillet e compagni rimarranno fino a sabato. Il rientro in sede della squadra è previsto per sabato pomeriggio. “Okaka potrà lavorare sul dritto e avrà modo di incamerare minutaggio, nel senso che lavorerà fisicamente. Rudolf sembrava che fosse il giocatore che stesse meglio di tutti. Ha avuto un’influenza e dovrà farsi delle flebo per potersi rimettere in piedi. Okaka e Rudolf ci raggiungeranno venerdì mattina. Per quanto riguarda Almiron ha subito una botta nella partitella fatta oggi. Forse domenica potrà fare una mezzora, visto l’emergenza che abbiamo a centrocampo. Prima o poi il giocatore dovrà iniziare a giocare. Questo di solito lo facciamo nelle partitelle e non col Napoli. Non so se Almiron si aggregherà a noi a Milano. Vedremo un pò le sue condizioni in seguito”.

Il tecnico genovese ha parlato anche del mercato biancorosso e di cosa si aspetta visto che mancano solo dieci giorni alla fine del mercato di riparazione. “Per quanto riguarda Kharja, quando le risposte non arrivano entro 24 ore non sono mai positive – ha detto Ventura – Quindi a questo punto non ci penso neanche più. Poi se dovesse arrivare, ben venga, così come se arrivassero sei-sette-otto giocatori sarei l’uomo più felice del mondo. Gli esempi positivi sono stati Okaka, che non giocava a Roma da due anni, e Rudolf, che non ha mai giocato nel Genoa da quando ci ha messo piede”.

[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]