Vettel – Ferrari: il divorzio e la successione

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Dopo giorni di tensione arriva l’ufficialità. Dal 2021 non più Vettel: alla guida della rossa potrebbe arrivare Sainz

Un divorzio arrivato all’improvviso, ma forse neanche troppo. Il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel lascerà il team di Maranello; al tedesco era stato offerto un rinnovo annuale per 9 milioni in regime di pandemia: 9 milioni contro gli attuali 35. Dalle condizioni al ribasso offerte dal Cavallino era scaturita una trattativa per volontà del tedesco, che auspicava almeno un rinnovo biennale. Da Maranello non sono tuttavia giunti segnali positivi, anzi: al rifiuto di Vettel Ferrari ha reagito liberandolo. Secca, tuttavia, la replica del tedesco, che nega che l’aspetto economico possa aver fatto da detonatore: “In questa comune decisione non entrano in alcun modo in gioco aspetti economici: non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e non lo sarà mai”.

Una decisione comune, parrebbe, e consumatasi senza conflittualità; dello stesso parere anche il Team Principal Mattia Binotto, che ha parlato di “un passo non facile, […] ma comunque di un’amichevole e comune constatazione”. A questo punto subentra il nodo successione, anche se le voci in merito sono già molto chiare: chi sarà l’erede di Seb?

Alcuni hanno parlato di Antonio Giovinazzi, già terzo pilota Ferrari e pilota dell’Alfa. Non è tuttavia lui il favorito da Maranello: recenti rumors si rincorrono e portano al nome di Carlos Sainz: figlio del grande Carlos Sainz del rally, Carlos Sainz jr. ha 26 anni ed è un pilota solido ed apprezzato. Inoltre potrebbe ricoprire senza problemi il ruolo da gregario che gli verrebbe assegnato: sì, perché non ci sono dubbi sul fatto che sia il giovane Charles Leclerc il leader della squadra. Meno probabile, ma comunque ventilata, l’idea dell’arrivo di Daniel Ricciardo dalla Renault. Tuttavia, risale a pochi minuti fa la dichiarazione del pilota olandese Max Verstappen, secondo cui “non credo che sarà il pilota che ha un cognome italiano [Ricciardo], poi vedremo…Di certo non ci andrò io perché starò con la Red Bull. Presto vedremo chi prenderà quel sedile”. Sentito? Tutte le opzioni sono sul tavolo.