Viviano ricorda Astori. Ferrero: “Non potevo chiedergli di giocare”

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Viviano ricorda Astori. Ferrero: "Non potevo chiedergli di giocare" Il portiere della Sampdoria, fiorentino e tifoso della Viola, ha ricordato commosso lo sfortunato collega tragicamente scomparso. Il presidente blucerchiato ha dichiarato che non si sarebbe sentito di chiedergli di giocare perchè prima dell’atleta bisogna sempre porre l’uomo

GENOVA – Tra i tanti messaggi  arrivati da ogni parte del mondo per ricordare Davide Astori, il Capitano della Fiorentina tragicamente scomparso nella notte tra sabato e domenica , c’è anche quello toccante di Emiliano Viviano.

Il portiere blucerchiato, che è fiorentino e vanta 32 presenze con la maglia viola nella stagione 2012-2013, ha voluto pubbblicare un messaggio sul proprio profilo ufficiale Istagram in memoria del collega che purtroppo non c’è più.

Ho aspettato, sperando che qualcuno mi dicesse che era uno scherzo -si legge nel post- Non ci posso e non voglio crederci, non so dove sono i perché. Io so chi eri, cosa eri e so che cosa lasci… vuoto, un vuoto enorme per l’uomo, per il babbo, per il marito e per essere stato il mio capitano. A volte noi pensiamo di essere immortali ma non lo siamo, penso a te e penso alla tua bimba che però crescerà e saprà da tutti noi e dalla mia città che grande uomo era il suo babbo! Buon viaggio Davide, ci vediamo lassù …”

Ferrero: “Non mi sarei sentito di dire a Viviano di giocare”

Intervistato dai microfoni di Premium Sport, Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria ha dichiarato di avere appreso la notizia del decesso prima ancora che fosse diffusa dalla stampa. E il primo pensiero che ha avuto è stato quello di come fare a chiedere a Viviano si scendere in campo. “Prima di essere sportivi, si è uomini e come tali si ha una sensibilità. Io non mi sono sentito di dire di andare in campo. Checchè se ne dica, Er Viperetta ha un cuore”