Gattuso: “Non possiamo sbagliare. Voglio undici avvelenati”

315

Gattuso: "Non possiamo sbagliare. Voglio undici avvelenati"

Il tecnico rossonero, alla sua prima esperienza nel derby da allenatore, ha dichiarato che il Milan è pronto ad affrontare una squadra forte e preparata quale è l’Inter. L’obiettivo è la vittoria perché a questo punto della stagione non è più ammesso sbagliare. Occorreranno entusiasmo e umiltà

MILANO – Intervenuto alla vigilia del derby numero 221, Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, alla sua prima esperienza in panchina nella Stracittadina, ha analizzato la gara.

“Da giocatore potevo sfogarmi di più, da allenatore è molto più difficile”, ha esordito il tecnico rossonero, che crede che la squadra sia pronta per il derby e abbia recuperato dopo la semifinale di Coppa Italia. Teme l’Inter perché è forte, difficile da affrontare, con giocatori di qualità quali Icardi, Candreva, Perisic. Allenata da Spalletti “che è grandissimo”, di esperienza e molto preparato. La squadra nerazzurra è davanti in classifica e questo psicologicamente ha un peso. Per questo pensa che i suoi ragazzi debbano essere pronti a dare battaglia, entusiasti. Ma anche “umili, rispettosi nei confronti dell’Inter e coscienti di quello che dobbiamo fare. Se l’Inter può permettersi di sbagliare qualcosa, a noi non è concesso. Voglio undici giocatori avvelenati”.

Gattuso ha poi parlato dei singoli. Si è detto pronto a dare sempre una opportunità a Kalinic, perché è forte e si deve riprendere. E questo trattamento non va solo a lui ma anche a chi sta giocando meno. “André Silva e Kalinic vanno aiutati, meno fischi e qualche applauso in più”. Di Biglia ha sottolineato la crescita. Parole di elogio anche per Çalhanogluche è attaccante ma fa tutti i ruoli quando deve difendere”. Conti, invece, prima di tornare in campo, giocherà delle gare in Primavera: “Spero di poterlo mandare in campo con la Primavera tra quindici giorni”.

Il paragone con Conte

Bonucci lo ha paragonato a Conte. “Quando vincerò quello che ha alzato Antonio e avrò 300 panchine in A, allora si faranno i paragoni – ha dichiarato Gattuso, comunque lusingato- Ora gli assomiglio soltanto a livello caratteriale“.

.