Allegri: “Pensare troppo ci può arrovellare e basta. Testa al Torino, poi il Monaco”

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Massimiliano Allegri ha parlato ieri in conferenza dal Media Center di Vinovo alle 14:30 in vista del Derby della Mole. Le parole del mister alla vigilia

TORINO – É concentrato Massimiliano Allegri e non poteva essere altrimenti. In televisione, di fronte ai giornalisti ha sempre dimostrato freddezza e rispetto nei confronti delle squadre avversarie e ieri queste due caratteristiche non sono venute meno. Figurarsi se in un match come il derby poteva prendere un attimo di pausa dal campionato per concentrarsi sulla ‘più importante’ gara di martedì.

“Belotti è un grande campione, ed il futuro della Nazionale Italiana, 100 milioni però non sono compatibili con Higuain, manco con la colla. Insieme a Dybala è uno dei maggiori talenti d’Europa. Il campionato italiano è tanto denigrato, ma tutti quelli che vengono qua migliorano, soprattutto dal punto di vista tattico, tanto che tutte le straniere pescano qui in Italia. Sinisa so che viene a vederci spesso, sarà preparato per la partita”. ha detto il tecnico bianconero.

La probabile formazione e il commento sulla gara

“È un bel problema perché non lo so nemmeno io. Oggi ci alleniamo e poi vediamo. La squadra è in una buona condizione mentale e fisica, a Monaco i ragazzi hanno fatto un ottimo risultato, al ritorno possiamo fare meglio dal punto di vista del gioco. Ho giocatori che mi permettono di cambiare, anche se avanti sono quelli. Di dietro li ho sempre cambiati e fatti ruotare cosi come in mezzo. Sicuramente giocheranno Neto e Bonucci, Buffon riposerà e verrà in panchina”.

Sempre molto disponibile nel fornire la formazione in anticipo, questa volta sono molti i dubbi per Allegri.

Sulla partita ha invece detto “Partita molto difficile, Torino in buona condizione. Saranno aggressivi, ma non dobbiamo fare per forza risultato positivo. Abbiamo grande rispetto di tutti, se giocheranno una partita maschia giocheremo come loro. Nel calcio conta vincere le partite e fare 3 punti, se poi perdi una partita sei più scarso da fenomeno che eri. Bisogna avere grande equilibrio, nessun risultato può spostare ciò che si pensa su un allenatore. Atalanta, Monaco e Torino hanno tutte un gioco abbastanza simile, soprattutto nei giocatori. Grande tecnica e velocità”.

Sulla Champions League

Testa al Torino, bene, ma viene spontaneo pensare alla Champions League, vero obbiettivo bianconero. Allegri lo sa e vuole regalare questa coppa che manca a Torino dal 1996 e che sembra una dannazione per la Juventus.

“In questo momento il pensare ti può mandare fuori giri. Abbiamo solo una certezza, la Finale di Coppa Italia, le altre le avremo martedì e quando avremo matematicamente lo scudetto. Alleniamoci e pensiamo a domani, poi al Monaco. È inutile fare previsioni, sennò ci arrovelliamo e basta. Per vincere il campionato manca ancora un po’, e la finale di Champions dobbiamo ancora raggiungerla, non credo ci potrebbero essere cali di tensione a vincere ora il campionato. Ci sarebbe la finale di Coppa Italia da giocare prima, e molte altre partite. Ma arriviamoci in finale prima”.