Barcellona-Chelsea 2-2: Ramires-Torres impresa al Camp Nou, i blues in finale Champions

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Ramires a fine primo tempo, Fernando Torres allo scadere della gara. Impresa del Chelsea al Camp Nou che ottiene un pareggio eroico in dieci uomini dopo i due gol griffati Busquets e Iniesta e festeggia l’accesso alla finale di Champions League 2011/12.

Il Barcellona deve recuperare la sconfitta dell’andata e, come prevedibile, si riversa in attacco fin dai primi minuti. La squadra di Di Matteo gioca esattamente come fatto all’andata col solo Drogba a impegnare la difesa del Barcellona. All’andata, però, il manager dei blues ha potuto fare affidamento su tutti gli episodi a suo favore. Cosa non accaduta al Camp Nou dove dopo soli sei minuti è costretto a sostituire Cahill che rimedia un infortunio per un intervento su Sanchez. In campo entra Bosingwa, ma proprio il portoghese rappresenterà il tallone d’Achille della fase difensiva del Chelsea. Al 18esimo il tacco di Fabregas permette a Messi di trovarsi tutto solo davanti a Cech, ma l’argentino spara il pallone sul portiere ceco.

Il Chelsea fatica a ripartire con Mata e Ramires quasi unicamente impegnati nella fase difensiva. Il Barcellona presidia l’area dei blues e passa al minuto numero 35: assist dalla sinistra di Cuenca e tap-in vincente di Busquets bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto. Il Chelsea è alle corde e pochi secondi dopo il gol dello svantaggio viene tradito anche dal suo capitano. A palla lontana Terry colpisce Sanchez con un’inspiegabile ginocchiata alla schiena che gli costa il cartellino rosso. In estasi il Camp Nou che vede la qualificazione a un passo. La squadra di Di Matteo è stordita e Iniesta, ben servito da Messi, con un colpo da biliardo ne approfitta regalando al Barcellona il gol del 2-0.

La partita sembra indirizzata su binari ben precisi, ma allo scadere della prima frazione ecco l’episodio che non ti aspetti. Lampard lancia perfettamente Ramires che con un lob delizioso scavalca Valdes e riporta a Londra la qualificazione. Guardiola, che a metà primo tempo è stato costretto a inserire Daniel Alves per l’infortunato Piqué, corre ai ripari e a inizio ripresa avanza proprio il brasiliano spostando Cuenca sulla sinistra.

L’inizio di secondo tempo del Barcellona è arrembante. Prima Iniesta si vede murare la sua conclusione a botta sicura, poi Drogba stende in area Fabregsas col direttore di gara che concede calcio di rigore. Sul dischetto si presente Lionel Messi. L’argentino, che sta attraversando uno dei momenti più bui della sua stagione, dagli undici metri colpisce la traversa, confermando che il Chelsea è la sua bestia nera.

Di Matteo inserisce Kalou al posto di uno spento Mata e l’ivoriano ha il merito di riuscire a dare sostegno maggiore a Drogba nelle sporadiche sortite offensive. L’iniziativa offensiva del Barcellona prosegue incessante ma nei minuti successivi al rigore fallito risulta meno incisiva. Busquets con una conclusione dal limite dell’area tenta la doppietta con poca fortuna, poi l’arbitro Çakır annulla un gol a Sanchez per posizione di fuorigioco di Daniel Alves, autore del passaggio decisivo.

Il tempo stringe e il Barcellona si affida a Messi. L’argentino va a un passo dal gol con una conclusione rasoterra deviata sul palo da Cech. Di Matteo, nel frattempo, inserisce Torres al posto di uno stremato Drogba e lo spagnolo allo scadere con un micidiale contropiede fissa il punteggio sul 2-2.

Il Chelsea accede per la seconda volta nella sua storia alla finale di Champions League quattro anni dopo la sconfitta ai rigori contro il Manchester United. Il Barça, invece, l’anno successivo alla stagione dei cinque trofei alzati al cielo rischia di arrivare a giugno a mani vuote. L’ultima speranza per i catalani si chiama Coppa del Re.

[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]