Bari: Il mercatino delle pulci

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Ecco quello che succederà tra qualche mese in base alla classifica attuale, e abbastanza definitiva, del galletto: squadra in B e sfollamento quasi totale. Non c’era bisogno di sottolinearlo, come non c’era bisogno che lo ricordasse il diesse biancorosso, Guido Angelozzi, in conferenza stampa.

Il nome più alla moda in questo ultimo periodo, quello dell’attaccante carioca Barreto, vicino alla Fiorentina già a gennaio. Ma non ci sarebbe solo l’ex giocatore dell ‘Udinese ad abbandonare, per volontà e per forza, l’imbarcazione biancorossa.

Cerchiamo ora di capire chi, e per dove, lascierà quasi certamente il Bari a serie B avvenuta. Una sfilza di nomi che se, contemporaniamente, lasciassero la Puglia, lascierebbero la società di via Torrebella praticamente senza squadra. Andiamo per ordine:

-Paulo Vitor Barreto: Lascerà Bari al 100%. Sarebbe dovuto andare via già a gennaio, ma una repentina retromarcia della Fiorentina,  fece saltare l’operazione. Ma non definitivamente. Il giocatore, infatti, ha buonissime possibilità di diventare il nuovo Mutu di casa viola. I Della Valle cercano il sostituto del rumeno, ma lo vogliono possibilmente sano e arruolabile da subito. Ecco perchè hanno lasciato stare Barreto per un altro po in biancorosso. Il giocatore verrà prelevato a giugno per la metà. L’altra, quella dell’Udinese, sarà trattata ovviamente con la società friulana. Consiglio alla squadra viola: attenti a non farlo arrabbiare, altrimenti si fa male a qualche muscolo e non gioca più. Puntare sul brasiliano ha senso solo se si hanno valide alternative. Gioca, se tutto va bene, al massimo 20 partite l’anno.

-Edgar Alvarez: Ha offerte da Turchia (Bursaspor) e Italia (Fiorentina e Siena), e lascerà Bari per forza di cose: ingaggio e rifondazione, si spera, della squadra, che non potrà puntare su un’ultra trentenne per la ricostruzione della rosa. Chi punterà su di lui lo farà per la sua grande facilità di corsa. Per chi lo acquisterà l’importante sarà non sottovalutare il fatto che, da quasi dieci anni in Italia, ha giocato bene solo nel Bari di Giampiero Ventura.

-Andrea Masiello: E’ stato uno dei sogni proibiti di diverse squadre di A l’estate scorsa. Le ammiratrici, nonostante il non brillantissimo campionato consumato quest’anno dall’ex terzino della Juventus, non sono sparite del tutto. Fiorentina, Palermo, Roma e Sampdoria, sono sempre alla finestra. A queste potrebbero aggiungersi anche big di spessore qualora il buon Andrea chiudesse in maniera ottimale la sua attuale stagione. Le offerte, quindi, non mancheranno di certo, come non mancherà sicuramente la voglia di Masiello di scappare da Bari e misurarsi col grande calcio. Se lo si compra per fare il terzino, è uno dei pochi affari che si possono fare con la società barese. Se lo si prende come centrale, invece, si rischia di più. Lo dicono le sue prestazioni, lo dice il suo curriculum biancorosso.

-Alessandro Parisi: Anche qui pochi dubbi. Il Roberto Carlos dello Stretto (così ribatezzato quando giocava nel Messina) vedrà scadere il suo contratto a giugno e, a trentaquattro anni, sarà difficile vederlo rinnovare dal club di via Torrebella. Anche perchè, di un’eventuale prolungamento, non si è mai parlato, ne quando le cose andavano bene e ne, tantomeno, ora che la crisi e la spaccatura è profonda. Il futuro è incerto, anche se sirene svizzere (Bellinzona) si sono già fatte sentire dalle sue parti. In Italia, invece, sarà difficile per Parisi trovare spazio anche in serie cadetta. Chiunque lo prenda, sappia che il giocatore ha ormai dato tutto quello che poteva dare, e che pare molto vicino al pensionamento. Poi, chissà, il calcio è imprevedibile.

-Alessandro Gazzi: Che bell’imbarazzo per il povero mediano biancorosso. Lui è uno dei pochi che gioca onorando la maglia, e sarebbe per lui motivo di tristezza lasciare Bari da sconfitto. Le sirene, però, si udiranno forti, e sarà difficile trattenere l’istinto. Lazio, Fiorentina e Torino sulle sue orme da tampo, con la società capitolina in leggero vantaggio. Chi riuscirà a portarselo a casa, metterò a segno un autentico colpo.

-Massimo Donati: Che vada via. Ha deluso, forse più di tutti. Due anni, un pugno di partite buone giocate, e visto il valore contrattuale e calcistico, si può definire un mezzo flop della società biancorossa. Se le cose fossero andate diversamente, forse, avrebbe giocato meglio. Ma così non è stato, e la mediocrità delle sue prestazioni non ha conosciuto vergogna, riproponendosi con costanza domenica dopo domenica. Il suo futuro si chiama Atalanta, tornerà a casa.

-Sergio Bernardo Almiron: Lui e il suo agente (che presto riascolteremo ai nostri microfoni in eslcusiva) hanno sempre ricordato la scelta fatta dall’argentino: Bari a vita! Non hanno mai detto nulla di diverso (clicca qui e leggi l’ultima intervista all’agente del giocatore), promettendo che, a prescindere da quello che sarà il futuro del galletto, il numero quattro resterà sempre in biancorosso. Col binocolo! Un milione di euro netti a stagione, una condizione fisica imbarazzante e una fragilità caratteriale venuta alla luce soprattutto in questa stagione, impongono la sua cessione. Difficile ora capire quale la sua possibile destinazione, ma è facile intuire che anche per l’ex Juventus non ci sarà spazio nel Bari del prossimo campionato. Attenti a chi lo compra: è un uomo… di cartone

I nomi qui sopra citati ed analizzati, sono i giocatori col maggiore appeal e, di conseguenza, con la percentuale più alta di lasciare il capoluogo pugliese l’estate prossima. Ma non solo loro, però, sul nastro di partenza.  Rivas (una squadra, stranamente anche in A, la troverebbe), S.  Masiello (comproprietà con l’Udinese), Padelli (di proprietà della Sampdoria), Nicola Belmonte (comproprietà Siena), Rossi (prestito Parma), Raggi (prestito Palermo), Glik (prestito Palermo), Rinaldi (fine contratto), Bentivoglio (prestito Chievo), Romero (prestito Udinese), Okaka (prestito Roma), Rudolf (prestito Genoa). Senza dimenticare gl’ultimi arrivati, come Huseklepp, Kpunek e Codrea, che potrebbero lasciare per tanti motivi. Uno su tutti, il cattivo ambientamento.

In squadra, così, rimarebbero capitan Gillet e Castillo, coaudiuvati da Kutuzov, Rana e Caputo. In difesa, il solo Galasso potrebbe bastare, con Strambelli libero, liberissimo di giocare in mezzo al campo.

[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]