Barreto, un addio al veleno

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Un idolo per alcuni, un grande bomber per altri. Emblema, però, per entrambe le fazioni, della rinascita biancorossa. Un ometto che, con i suoi gol, ha riportato il galletto a giocare tra i potenti del pallone.

Un attaccante brasiliano che, ancora con i gol, è stato tra gli artefici principe della straordinaria stagione passata. Paulo Vitor de Souza Barreto, un giocatore in cui, piazza e società, hanno riposto il loro cuore, le loro speranze e le proprie certezze.

Poi, la stagione in corso. Quella della definitiva consacrazione. Quella che doveva essere e, purtroppo, non è stata come quella pronosticata alla vigilia di un torneo costruito (sbagliando…) sulla metà del cartellino dell’attaccante brasiliano. Una serie interminabile di infortuni tutti più o meno uguali, lo hanno tenuto lontano dal campo, e dalle porte nemiche, per quasi tutto il campionato. In mezzo, un mese di gennaio che lo ha visto viola per un paio d’ore, salvo poi essere fuori dal mercato per motivi chiari, ma mascherati con poco mestiere: la condizione fisica non convince i Della Valle e l’affare viene solo rimandato di qualche mese. A giugno prossimo, infatti, Barreto sarà, al 99.9%, un giocatore della Fiorentina.

Inevitabile lo stupore, unito allo sconforto (sportivo, ovviamente), dei tifosi biancorossi, convinti che l’assenza dell’ex Treviso sia stata uno dei mali principali patiti in questa stagione dal galletto. Tanti, tra gli stessi tifosi, e non solo, hanno anche pensato male del ragazzo, accusato di non voler rientrare perchè non affezionato più alla maglia. Poi, in conferenza, dopo mesi di silenzio, torna a parlare a pubblico e stampa. Dice di essere stato ricoperto di falsità, di non aver mai detto di voler lasciare Bari a gennaio. Come no… era li con i calzoni abbassati a farsi controllare dallo staff sanitario della squadra toscana, quando gli squilla il telefono e l’affare salta, per giunta, per volontà del presidente Matarrese. Questa storiella è tanto bella quanto incredibile. La verità, è come spiegato prima, qualche frase fa.

I tifosi sono delusi, si sentono traditi. Ma non per un’eventuale addio a fine stagione, ma per le prese in giro e perchè, soprattutto, il buon Barreto non ha dato nulla a questa stagione, tornando alla ribalta solo per chiacchiere, serie, di mercato. La piazza ha riso grazie all’attaccante verdeoro, e per questo non avrebbe problemi a lasciarlo partire, per poi magari applaudirlo da avversario come fatto con e per altri. Il problema sorge quando si fanno avanti i ragionevoli dubbi su quanto Barreto abbia voluto dare una mano a questa squadra, alla sua squadra soprattutto dopo gennaio. Lui era già ‘scappato’. Mica un problema suo la retrocessione del Bari. Certo, sta male il giocatore brasiliano, quindi non ha potuto fare nulla più di quanto fatto sin’ora.

In definitiva, ognuno è libero di fare cosa crede meglio per la propria vita, soprattutto per quella professionale. Il treno, per tante persone, passa solo una volta e il brasiliano è liberissimo di non farselo scappare. Non dimenticando, però, che lascia una piazza con l’amaro in bocca per una storia d’amore che doveva essere e non è stata. Un popolo che, d’ora in avanti, avrà grossi problemi ad affezionarsi tanto a chi indosserà la maglia biancorossa, visto lo scotto. Detto questo, in bocca al lupo…

[Andrea DipaloFonte: www.tuttobari.com]