Bologna, Fuochi: “Un Gila così torna in nazionale”

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Ci siamo lasciati dopo il pareggio interno con il Pescara che da allora ne ha vinte due di fila ed è pari al Bologna con 7 punti. Quella partita ora va vista in ottica diversa o sono comunque due punti persi? Restano due punti persi, anche se il Pescara, da allora, non ha più sbagliato un colpo. E questo Weiss, almeno visto negli highlights, pare avere grande qualità proprio nei colpi. Due gol d’autore per un ragazzo della classe ’89 non devono passare inosservati.

Prima della vittoria contro il Catania, due parole per la sconfitta di Siena. Il Bologna avrebbe meritato senza dubbio di più, forse già un pari sarebbe stato stretto. Si può dire che è stato Pegolo a fare la differenza e che chi ha i buoni portieri se li tiene? Sì, quella sera Siena intascò tre punti più per Pegolo più per Calaiò (o Antonsson). Detto questo, succede spesso che domini ma non passi, vedi anche il primo tempo del Catania al Dall’Ara. Infine, Pegolo parò (benissimo) molti tiri da fuori, mentre sulla creazione di palle-gol dentro l’area il Bologna ha fatto un notevolo passo avanti proprio domenica. Non a caso, intorno a un uomo d’area che i gol si ha sempre fatti, se è arrivato a 151 in A, e inoltre li fa pure fare, vedi l’autostrada sgombrata per la botta di Guarente. Che poi, beninteso, è stato bravissimo di suo, nell’esecuzione. 

Venendo al match con il Catania, c’è da registrare un 4 a 0 che parrebbe non lasciare scampo ad ogni critica o mezza misura. Eppure all’inizio i rossoblù hanno faticato, ma, come dice qualcuno, conta il risultato. Più fortuna nel non aver subito rete in quei 15 iniziali o bravura nell’aver approfittato del primo errore degli etnei? Il Bologna ha avuto il merito di reggere, per quella buona mezz’ora, e non solo quindici minuti, quando il Catania era padrone del campo, come può una squadra fatta di tanti sudamericani, ossia gente che tecnicamente vale e sa passarsi la palla. In quel frangente è stato preziosissimo Perez, uno che tanti avrebbero rottamato solo quindici giorni fa. Tanto per ricordare che i giudizi definitivi, nel calcio, andrebbero sempre evitati, salvo tenersi il diritto di poter dire, di ogni prestazione, il meglio e il peggio.

Gilardino è già a quota cinque e là davanti sposta tantissimo. Da quanto tempo non vedevi un giocatore così completo con la maglia del Bologna e a chi lo paragoni con giocatori del passato? Beh, un centravanti bravino c’era anche un anno fa… Se Gilardino continua così torna semplicemente in nazionale. Dove, come prima punta, non c’è neppure concorrenza enorme e mi sembra che venga scelto ogni volta chi sta andando meno peggio. Esempio: Pazzini dopo i tre gol al Bologna. Fatti quelli, notte fonda. Questo, invece, bolla piuttosto spesso.

Si è aperto ufficialmente il caso portiere. Pare che Pioli abbia deciso per Curci titolare (infortunio a parte che lo terrà fuori un mese): Agliardi come la prenderà? Subentrando domenica, e parando, non mi pare l’abbia presa malissimo. Un professionista è un professionista e credo che Agliardi sia una persona così matura da fare al meglio il proprio lavoro quando gli viene richiesto. Non è un bambino, ha fatto dentro e fuori per tante volte in carriera che c’è pure abituato, non penso che ritenga la panchina un disonore. Alla base resta la scelta della società, difficilmente condivisibile, di non essersi dotata di due portieri in chiara gerarchia, un titolare e una riserva. Ci vorrà molto equilibrio da parte di tuti per gestire la faccenda. E quello, come ognuno sa, è il ruolo più delicato.

Fiorentina e Juventus: due punti vanno bene o si può osare di più? Osare, osare. I pareggi si accettano quando vengono, ma si comincia sempre per vincere. E del retso nè Firenze nè Torino sono campi tabù per edizioni del Bologna anche molto recenti.

[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]