Bonucci è juventino

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E quattro. Leonardo Bonucci è della Juve, che adesso mette nel mirino l’esterno sinistro Albert Riera del Liverpool. Il serial più appassionante di questa prima parte di mercato ha vissuto l’ultima puntata nei saloni dell’Ata hotel Majestic di Milano. Tutti avevano già intuito chi era l’assassino, ma ieri pomeriggio il quarto acquisto del nuovo corso bianconero è diventato realtà. Non era scontato. Il rebus si era complicato al punto da assumere i contorni del giallo.

Bonucci, 23 anni, difensore centrale già in Nazionale, era in comproprietà tra Genoa e Bari: in mancanza di accordo, il pericolo era andare alle buste. Stasera alle 19 sarebbe suonato il gong. Per non dire della concorrenza dell’Inter.La Juve è arrivata prima al traguardo. Per settimane, prendendo atto dell’accordo impossibile tra Genoa e Bari (non a caso, con ogni probabilità andranno alle buste per Meggiorini), il dg bianconero Beppe Marotta ha lavorato ai fianchi entrambe le società detentrici del cartellino del nuovo partner di Chiellini. Invano. Perché acquistare separatamente le due metà del difensore, alla prova dei fatti, si è rivelata una via impraticabile. Così la Juve ha aiutato i pugliesi a riscattarlo, per poi acquistarlo direttamente da loro, mentre al Genoa – come concordato da tempo – è stata venduta la seconda metà di Domenico Criscito, che era in compartecipazione tra bianconeri e rossoblù. Come Raffaele Palladino: accordo rinnovato, l’attaccante esterno giocherà ancora a Genova.

Le cifre? L’incastro, sotto la regia di Marotta, è andato così: la Juve ha aiutato il Bari a riscattare il difensore per 7,5 milioni, incassandone contemporaneamente 6 dal Genoa per l’altro 50% di Criscito. Quindi ha acquistato Bonucci dal Bari cedendo in comproprietà ai pugliesi Sergio Almiron (mezzo cartellino è stato valutato intorno ai tre milioni) e aggiungendo un conguaglio di circa cinque milioni. Al netto delle valutazioni, l’esborso «cash» totale di Marotta dovrebbe quindi aggirarsi intorno ai sei. Forse 6,5, massimo 7. Cioè quanto la Juve conta di incassare dalle cessioni di Tiago e Grosso all’Atletico Madrid, per le quali c’è l’accordo. Scontato l’ok del portoghese («Non torno a Torino, mi sono trovato male»), manca quello dell’ex campione del mondo.

Impacchettato Bonucci (pronto un quinquennale), oggi la Juve dovrebbe chiudere con Jorge Martinez (27), già acquistato dal Catania per 12 milioni: questa mattina, con i suoi agenti, sarà discusso il quadriennale da 1,2 milioni a stagione. Altre comproprietà: ceduto mezzo Mirante al Parma (1,8 milioni), mezzo Zalayeta al Napoli (0,5), restano da discutere Paolucci (verso il rinnovo col Siena) e soprattutto Lanzafame: il Palermo offre 2,5 milioni per riscattarlo, secondo la Juve sono ancora pochi. Uscito da questa settimana di fuoco, Marotta si dedicherà agli altri affari: più lontano Krasic, il nome nuovo sulle fasce è Albert Riera, 27 anni, esterno sinistro del Liverpool nel giro della Nazionale spagnola. Non è ai Mondiali perché nella scorsa stagione ha giocato poco: il rapporto con Benitez, che nel 2008 l’acquistò dall’Espanyol per 8 milioni di sterline (9,7 milioni di euro), s’era deteriorato. Ora che il manager spagnolo ha lasciato Liverpool, potrebbe farlo anche il suo ex pupillo. A prezzo di saldo.

[Jacopo Orsi – Fonte: www.nerosubiancoweb.com]