Caro Galliani, ti scrivo. Inter: sul mercato, senza rivali. Juve, che caos!

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Mi scuso con il Dottor Adriano Galliani per l’eccesso di confidenza mostrato nel titolo, un semplice gioco di parole ed un richiamo alla più celebre canzone di Lucio Dalla. La sostanza, comunque, non cambia.

C’è solo una persona che può far rinascere questo Milan e, caro Dottor Galliani, quella persona è proprio Lei. Se ha due minuti del suo tempo prezioso da perdere, Le spiego il perché. Di fronte ad una sacrosanta volontà di Silvio Berlusconi (su saggio consiglio imprenditoriale di sua figlia Marina) di non voler più investire a fondo perduto nel Milan, solo Lei, che conosce le stanze di Via Turati meglio dei muri di casa sua e ha una forza sul mercato europeo maggiore di quella di altri club prestigiosi e più ricchi (vedi il City del Mancio), può far tornare competitivo il Milan, almeno in ambito nazionale. Alla lunga la Roma, esempio di competenza e professionalità, pagherà una situazione societaria deficitaria.

La “santa alleanza” con la Juventus, caro Dottor Galliani, non potrà mai essere come quella di un tempo, produttiva soprattutto per il suo club: Marotta ha giusto qualche milione in più da spendere e, se questi soldi dovessero magicamente finire nelle casse di Via Turati, allora, sarebbe giusto che venissero rimessi sul mercato. L’operazione Storari ci sta; 4,3 milioni, il no alla Samp perché era già tutto scritto con la Juve. Il buon Sergio Gasparin, d.g. della Sampdoria, il gioco lo aveva capito da un pezzo. Ha fatto bene Galliani a rifiutare Zebina per Antonini, ma adesso all’esterno rossonero va adeguato il contratto, altrimenti si rischia di perderlo per l’Inghilterra, sempre forte sul difensore. Lasci andare Gattuso e Zambrotta, “costringa” Oddo, Kaladze e Jankulovski a mollare i contratti faraonici che Lei stipulò; c’è solo un modo per farli andare via: pagare parte dell’ingaggio al club che decidesse di prenderli. Con la Sampdoria potrebbe fare un bel pacchetto, nel quale Oddo ci starebbe benissimo. Solo Lei può risollevare questo Milan con una magia europea. Vada da Perez e chieda un aiuto; gli amici si vedono nel momento del bisogno, no? Vada a Barcellona e riporti Ibrahimovic a Milano. Dopo l’arrivo di Villa sono disposti a cedere lo svedese anche in prestito, certo, non subito ma, quando i tempi saranno più maturi, potrebbe chiudere un’operazione stile Cassano-Samp. Ibra, per il suo Milan, sarebbe perfetto ma non ceda Pato, sarebbe un suicidio. Infine un ultimo consiglio: non cada in tentazione con Allegri. Lazzari, Blasi, Nenè… questa non è gente da Milan. Al Bernabeu, all’Old Trafford, ad Anfield, per loro i cancelli resteranno chiusi. Huntelaar non vuole andare via e ha ragione. A gennaio Ronaldinho potrebbe fare le valigie: 5 milioni di euro come budget per il terzino destro sono pochi.

Il divario dall’Inter resta incolmabile. Moratti, però, rischia… e tanto! In questi due anni le sue strategie sono state figlie delle dritte di Mourinho. Da oggi con Benitez, qualora tornasse tutto nelle mani del Presidente, non è detto che questi indovinerebbe ancora le scelte che lo hanno reso grande nell’ultima stagione. Carboni ha bisogno di esperienza, Branca di un supporto tecnico. I soldi ci sono e le idee anche. Vendere Maicon sarebbe assurdo. Posso essere blasfemo? Tra Maicon e Milito venderei più l’argentino, ammesso che la cessione di uno dei due fosse obbligatoria. Come Maicon non c’è nessuno al mondo, qualcuno simile a Milito si può trovare in Europa; il Principe molto difficilmente potrà mai ripetere la stagione dello scorso anno. Sarà il campionato di Balotelli, molto dipenderà da Benitez. I messaggi che arrivano dal Sudafrica sono chiari. Non chiedete, ancora, ad Eto’o di tornare a fare il terzino. Questa volta non si sacrificherà come fatto con Mou.

Infine la Juventus. Sta facendo un po’ di caciara sul mercato. Tanti nomi, numerosi obiettivi, troppi soldi ma poca qualità. Martinez è fortissimo, qualche dubbio sull’affidabilità immediata. Pepe è un buon acquisto, ma Krasic la tira per le lunghe ed a 16,5 milioni di euro non si può considerare un affare, anche se stiamo parlando di un ottimo esterno. Ci fa impazzire Elia, l’olandese dell’Amburgo, per il gioco di Delneri sarebbe perfetto; ma siamo sicuri che questa Juventus sia in grado di battere la concorrenza di United e Liverpool? Pescate in Francia, la Ligue 1 produce ottimi talenti. Un anno fa Elia arrivava dall’Eredivisie olandese, il Twente, è possibile che nessuno se ne sia accorto? Lo si sarebbe portato a casa con 7 milioni di euro, adesso vale il triplo. Sul mercato ci vogliono tre componenti indispensabili: soldi, capacità nel trattare e l’occhio sempre vigile. Marotta è completo, adesso dimostri di meritare la Juve.

[Michele Criscitiello – www.tuttomercatoweb.com]