Catania, Bergessio Titolare? Cambia il Modulo

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CESENA – Sfida tra due delle compagini più rivoluzionate dal mercato di Gennaio. I romagnoli del Cesena ospitano il Catania in una gara che, almeno nelle attese estive dei rossazzurri, non avrebbe certo dovuto vestire i panni dello scontro diretto per la salvezza. Seconda sfida tra le due compagini nella massima serie, prima al Manuzzi, dove il Catania non vince dal lontano 1969, torneo di serie B, e non va a punti dal 1985, 1-1, sempre in cadetteria. Nella gara d’andata i rossazzurri imposero la prima sconfitta stagionale all’undici di Ficcadenti, detronizzandolo così dalla vetta della graduatoria.

Cesena – Tanti rivolgimenti nell’organico di Ficcadenti, impreziosito dagli arrivi di Rosina (attaccante, Zenit), Santon (terzino, Inter) e Felipe (difensore, Fiorentina); ma che dovrà fare a meno d’ora innanzi di Schelotto, passato proprio al Catania e Nagatomo, accasatosi all’Inter dopo appena 4 mesi trascorsi in bianconero. E’ ferma intenzione del patron, Campedelli (omonimo del massimo dirigente del Chievo Verona, ndr), non lasciare intentata alcuna via pur di raggiungere la salvezza. Tra tutte le traballanti, quella cesenate, è senza alcun dubbio la squadra meglio attrezzata ed organizzata. Terzultima, -1 sul Lecce, è reduce proprio dalla sfida contro i salentini, pareggiata 1-1 a tempo quasi scaduto.

Così in campo – Arrivato il trasfert di Rosina, i problemi di Ficcadenti si limiteranno alla sola sostituzione di due elementi indisponibili poiché squalificati: Colucci (capitano, centrocampista, ex Catania) più che Lauro, gregario del centrocampo. Il tecnico bianconero ha difatti anticipato, in conferenza stampa, che il fantasista ex-Zenit e Torino non partirà titolare, non contro il Catania almeno, lo stesso dicasi per gli altri due nuovi arrivati. Massima fiducia nella formazione che ha incontrato il Lecce, con le uniche varianti di Dellafiore e Sammarco fin dal primo minuto. In avanti, ignorata la richiesta di una punta brevilinea, verrà data piena fiducia a Bogdani. A centrocampo l’altro ex-rossazzurro, Caserta.

Cesena 4-3-2-1: Antonioli, Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen, Dellafiore; Caserta, Parolo, Sammarco; Giaccherini, Jimenez; Bogdani. All. Ficcadenti.

Uomini Chiave

Giaccherini: Sa come pungere lungo la fascia, un solo marcatore potrebbe non bastare.

Bogdani: Nonostante incontri poco i favori di Ficcadenti, è l’elemento più prolifico dei bianconeri.

Caserta: L’ex dal dente sempre avvelenato.

Catania – Non ne fa mistero l’a.d. Lo Monaco, “Il Catania attraversa un momento difficile”, e se 5 punti nelle ultime 9 gare, un tecnico esonerato, il capitano trasferitosi a Napoli, sono indice della crisi in corso, le appena 6 vittorie esterne in cinque anni di Serie A testimoniano la difficoltà, tutt’altro che epidermica, incontrata dai rossazzurri nell’esprimesi al meglio lontano dal Massimino. Anche a questo limite, oltre a quello di preparazione lasciato in eredità dalla gestione pregressa, dovranno trovar soluzione gli uomini di Simeone, tenuti a rapporto dalla società prima della partenza per il ritiro romagnolo.

Così in campo – Troppi gli infortuni in casa Catania. Per Bellusci che libera un lettino dell’infermeria, n vengono occupati altri due: Sciacca e Capuano, non convocati per la sfida del Manuzzi insieme con Potenza, Biagianti, Izco, Alvarez e Campagnolo. Piena emergenza, soprattutto in difesa, dove Simeone dovrà inventarsi qualcosa di davvero sagace sulle due corsie esterne. Quella di Cesena sarà la prima sfida senza Mascara in campo; la fascia di capitano la prenderà Silvestre, la maglia l’ha già presa Schelotto, sostituto naturale che non sarà però impiegabile mercoledì sera. Probabile un cambio di modulo per l’undici di Simeone, con Ricchiuti trequartista ed il dubbio se affiancare o sostituire Maxi Lopez, acciaccato per un guaio alla caviglia, con neo acquisto Bergessio. In campo dal primo minuto Lodi.

Catania 4-3-1-2 Andujar, Augustyn, Silvestre, Spolli, Marchese; Ledesma, Lodi, Martinho/Pesce; Ricchiuti; Gomez/ Bergessio, Lopez/Bergessio.

Uomini chiave

Augustyn: Avendo incontrato palesi difficoltà a limitare Del Piero, al Manuzzi dovrà affrontare la scheggia Giaccherini. Non sarà facile.

Lodi: A torto od a ragione ci si attende parecchio dal centrocampista appena arrivato dalla cadetteria.

Bergessio: Altra pedina attesa da tempo ed attorno alla quale proprio il tempo ha steso un alone di fiducia ed importanti aspettative.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]