Catania: chi parte, chi arriva?

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CATANIA – Sette giorni, il momento giusto per mangiare il panettone, godersi il santo Natale insieme alla famiglia: vuoi per spirito cristiano vuoi per vacanze, comunque un momento di pace e serenità, quel che serve ai giocatori (ma anche ai tifosi più affezionati) per rinvigorir le energie che alla ripresa della preparazione, giorno 29, sarà necessario impiegar copiose così da farsi trovar pronti al battesimo del 2012, sul campo del Bologna.

Quindi vacanze? Non per tutti. Tempo di Natale: tempo anche di regali. Poi capodanno: quando il vecchio dovrà far spazio al nuovo. Qualcuno che pensi all’organizzazione di tutto ciò deve pur esserci, ed al Catania c’è, qualcuno che mentre tutti festeggiano, sceglie, incarta i doni, prepara la tavola per il cenone di Natale e Capodanno, apre i cassetti, rassetta e divide quel che anche il prossimo anno andrà di moda da quanto ormai da considerarsi desueto.

Insomma, che Catania troveremo nel 2012? Parola d’ordine: sfoltire. “Andranno via almeno in 5” secondo le affermazioni del direttore. Chi saranno questi cinque? Basta aver davanti l’attuale elenco dei giocatori in organico per individuare i prossimi (possibili) partenti.

Maxi Lopez (attaccante): Della trattativa col Milan si conoscono ormai tutti i dettagli. I rossoneri devono solo decidere se subordinare o meno il trasferimento all’eventuale fallimento dell’affare Tevez che, non potendo giocare la Champions con i rossoneri, renderebbe possibile la coabitazione numerica col biondo centravanti ancora rossazzurro. Il Genoa, esonerato Malesani e preso Marino, pare volersi orientare più su Amauri nonostante l’interesse mostrato nei giorni scorsi al Catania. “Lopez andrà via, ce l’ha chiesto, lo accontenteremo” direttore dixit, vedremo; alla finestra anche la Fiorentina, che strizza l’occhio a Pinilla e vorrebbe liberarsi di Gilardino.

Pablo Ledesma (centrocampista): Un inizio anno promettente, che aveva fatto seguito a voci insistenti di una sua partenza, ma a cui ha fatto seguito l’ennesimo infortunio. Ristabilitosi, “le gerarchie sono cambiate” queste le lapidarie parole di benvenuto proferite da Montella. Davanti a lui Delvecchio, Biagianti, persino Sciacca. Orgoglio ferito e voglia di andar via, chiudere una parentesi ampiamente negativa e deludente, sia per la sua carriera sia per le aspettative nutrite da dirigenza e pubblico, corroborate dalle prime ed illusorie prestazione.

Adrian Ricchiuti (centrocampista): Un giocatore intenzionato a restare, ma non senza la piena fiducia di tecnico e società, non senza la certezza d’esser ancora parte integrante del progetto, come a dire: “Se posso far qualcosa per voi, bene.. altrimenti grazie, vado a rendermi utile altrove”. Il rientro in piena forma dell’amico Barrientos gli lascia poco in quella zona di campo, sia col 3-5-2 che col 4-3-2-1. Tuttavia resta l’unico elemento in rosa con caratteristiche simili a quelle del Pitu, quindi unica alternativa. Su di lui le solite pretendenti: Padova e Lanus, alle quali si è aggiunto il Gubbio.

Alfredo Donnarumma (attaccante): Con lui in avanti la formazione Primavera non teme rivali, ma completato il processo riabilitativo, per l’attaccante campano dovrebbero aprirsi nuovamente i cancelli di Torre del Grifo, destinazione serie B o Lega Pro.

Pietro Terracciano (portiere): Grandi doti, che al Catania non trovano spazio. Proveniva dall’esperienza in Seconda divisione col Milazzo, l’esperienza al Catania non può che averlo reso ancor più competitivo e pronto alla ribalta di un campionato adeguato alle sue potenzialità: peccato che trovar una squadra disposta ad affidargli la porta, a metà stagione, ed a certe condizioni non sia facile.

Tomas Kosicky (portiere): C’è ma non si vede, è ormai tra i veterani dello spogliatoio rossazzurro ma alcuni tifosi potrebbero anche averlo dimenticato od immaginarlo chissà dove, invece è qui, e non gioca una partita ufficiale dai tempi in cui Zenga gli concesse gli ultimi scampoli di campionato, magari come vetrina: niente da fare. Come tutti i giovani (ma non lo è più neanche tanto) ha bisogno di giocare. Sarà questo Gennaio il mese buono?

Sergio Gontan Gallardo Keko (centrocampista) Ex capitano dell’U-20 spagnola, clausola rescissoria da 14 milioni di euro, e zero presenze in campionato, giusto qualche minuto (quelli di recupero) in Coppa Italia, contro il Novara. Montella finora ha “fatto altre scelte, ma il giocatore fisicamente sta bene”. Perché non farlo giocare in qualche campionato minore per trovarlo pronto all’inizio della prossima stagione, avrà pensato il Catania.

Mario Paglialunga (centrocampista) Pur avendo giocato solo in Coppa Italia, una sola gara, se Biagianti non dovesse offrire garanzie in mezzo al campo, fisiche s’intende, è difficile lasci Catania nonostante le pressioni argentine.

Fabio Sciacca (centrocampista) Dato in partenza, le prestazioni offerte contro Palermo e Parma sono sintomatiche della fiducia riposta in lui da Montella. Non dovessero arrivare nuovi innesti in mediana rimarrà, anche se giocare con regolarità in questo momento dovrebbe esser in cima ai suoi desideri, al Catania o meno.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]