Catania: dopo la questione Castro, si punta sul rinnovo di Barrientos

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Degli incontri che si sono tenuti ieri pomeriggio, a Torre del Grifo, quallo tra il Catania e la rappresentativa dilettantistica, per la seconda amichevole dei rossazzurri, è stato certamente il più evidente ma anche il meno importante in termini prospettici. Presenti all’amichevole, tra gli spettatori, in campo, il direttivo del Catania al completo: l’addì Gasparin, il diesse Salerno, il dittì Bonanno, non un caso, né un’occasione dettata esclusivamente dalla sgambata infrasettimanale, tutt’altro.

Qualche ora prima, l’addì Gasparin si trovava in aeroporto, a dar il benvenuto al prossimo nuovo acquisto, Lucas Castro, arrivato dall’Argentina dopo aver fatto scalo a Roma. Insieme al centrocampista, che sostenute le visite mediche ha firmato un quinquennale, il suo agente: Pablo Cosentino, che deteniene la procura anche di un altro giocatore che tratta col Catania, ma il rinnovo, si tratta del “Pitu” Barrientos.

Una questione delicata, nelle scorse settimane sembrata persino tesa secondo i riscontri della stampa. Forse allora, l’arrivo di Lucas Castro, più che un’alternativa a Barrientos, potrebbe rappresentare un punto favorevole da cui parlare del rinnovo del Pitu. Giacché si sa, quando si conclude un affare, è sempre più facile concluderne un secondo se gli interlocutori non cambiano, e proprio nel caso di Barrientos, gli interlocutori non cambiano.

Capita quindi, che dopo un’accesa telefonata con interlocutore anonimo, Pablo Cosentino attenda l’uscita dal campo di Barrientos, che intanto ride, scherza e gioca, per riservargli una pacca amichevole sulla spalla e poi, al fianco di Nicola Salerno, imboccare la via che porta in sede, dove ci sono pratiche da sbrigare, più d’una. Appianata la questione Castro, si comincia a parlare del rinnovo di Barrientos, di offerte, proposte e controproposte.

Intanto, sul campo, un altro incontro, un altro capannello, stavolta tutto rossazzurro. Vicino alla panchina, terminata la partita, quando il campo è ormai stato abbandonato da tutti gli altri, restano l’addì Gasparin, il dittì Bonanno ed il tecnico Maran; confabulano a lungo, forse si confrontano, forse pianificano le successive mosse di calciomercato: non solo in entrata. Poi un telefonino, una chiamata, in cui Maran parla, gli altri assistono, la conferenza stampa può aspettare. Riposto il cellulare, lo scioglimento dell’assemblea. Sul campo, più nessuno.

Il calciomercato ferve, ed il Catania è in fermento.. ordinato, pianificato fermento.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]