Catania: il buon Giovanni Marchese

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Finchè c’è tempo, Catania.

Pro Catania – L’unico “pro” vero e plausibile è che la prossima sarà in casa! Consoliamoci pure col fatto che ci saranno altre 4 partite casalinghe e che, quindi, verosimilmente, il Catania avrà modo di accumulare quei punti utili per mettere in archivio questo (purtroppo) anonimo campionato.

Contro-Catania, ovvero cosa non va – Se il “contro” è il perfetto contrario del “pro”, allora qualcosa non va proprio. Poco mordente, poca voglia di vincere. Il “contro” è anche quello di aver affrontato la più scialba Udinese del girone di ritorno (partita contro il Brescia a parte) e non essere stati capaci di racimolare neanche un punticino. E poi c’è il capitolo avamposto del Catania: si fa una fatica boia a segnare anche un misero gol. La gazzetta dello sport ha titolato: “Chi la butta dentro nel Catania?”. Domanda da rigirare ai vari Morimoto, Maxi Lopez, Gomez e Bergessio. Soli 3 gol nelle ultime 5 giornate ( a fronte di 8 subiti) frutto, spesso, di “tiri della domenica” come quello di Llama contro la Sampdoria. Così non va.

“U megghiu” – Sarò sicuramente criticato (cosa che avviene ad ogni pagellista mondocatenese) ma, a mio modo di vedere, il migliore rossoazzurro è stato Marchese. Non sarà un fenomeno, non è affatto un Maicon, un’Evra o un Sergio Ramos, ma il buon Giovanni è stato uno dei più attenti difensori siciliani della gara. Buone ma sfortunate le sue sortite in avanti (dall’altro lato del campo, Augustyn ha latitato) e ottima la sua marcatura di Sanchez. Contro il fenomeno cileno (peggior cliente di tutta la serie A) sfodera delle armi che, nelle partite precedenti, aveva lasciato nascoste. Se non è, tra tutti, il giocatore con le doti tecniche più cristalline, è l’unico a metter tutto sé stesso quando indossa la maglia rossazzurra. Peccato per il rigore (generoso) che gli fischiano contro. Ma, come si dice in questi casi, il buon Giovanni si è guadagnato lo stesso la pagnotta.

“U tintu” – Dopo una partita (l’ennesima) del genere c’è ben poco da buttare giù (o se volete, c’è troppo!). Llama, Lopez ed Augustyn diciamo che sarebbero i candidati per una seria rubrica “u tintu”. Ma vogliamo andare oltre, “u tintu” di giornata è il solito atteggiamento non-casalingo del Catania. Oramai la stagione si sta concludendo, consigliamo vivamente di approfondire nel ritiro estivo delle tattiche adatte a far “fiorire” questo Catania anche nelle partite lontane dal Massimino.

All’orizzonte… – A lungo termine, data la sosta, nelle teste dei giocatori e dei tifosi catanesi si ci sta preparando per il grande derby contro il Palermo. La squadra di Serse Cosmi è riuscita, grazie al successo contro la capolista Milan, a far tornare il sorriso al proprio presidente (ma chissà se il “buon” Zamparini non troverà il modo di litigare con Serse nel giro di queste due settimane pre-derby!). Contro il Milan, ottima la prova di Goian (insperato protagonista della gara con il gol decisivo. Noi, invece, ce lo ricordiamo solo per i suoi auto-gol!) e quella di Migliaccio e Ilicic. Latita, però, l’argentino Pastore, forse fin troppo osannato ad inizio stagione. Ancora è davvero presto per parlare di squadra ritrovata, il derby contro il Catania sarà la prova del fuoco per la compagine rosanero. Ma noi saremo ben felici di mandare in nomination diversi rosanero…

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]