Catania: Inter e Cesena due sfide fontamentali

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CATANIA E guardando la classifica adesso, ci sia accorge quanto la partita contro l’Inter ed il successivo recupero contro il Cesena possano dire e dare alla classifica del Catania una dimensione ancor più congrua, lusinghiera ma non certo mendace se comparata alle prestazioni, alla maturità, al gioco sfoderati dalla squadra di Montella che, battendo il Novara, è riuscita nell’impresa, finora incompiuta, di dar seguito ad un successo in trasferta, per altro importante come quello sul campo del Siena, con un acuto altrettanto determinante in casa, contro una di quelle piccole che sempre avevano creato problemi, se non sbancato il Massimino.

A trentatré punti, l’orizzonte rossazzurro attraversa e supera i confini della Sicilia e persino quelli dell’Italia. Palermo a due lunghezze, il Napoli, soglia dell’Europa, a sette. Cosa riuscirà a fare il Catania, a quale traguardo ambire? E’ e sarà la domanda più in voga in questi giorni.

Quota 50 resta il primo obiettivo, quello fissato dal presidente, la soglia per uscire dall’anonimato. E poi? Inutile prefigurare scenari futuribili, se il Catania ha compiuto un salto di maturità questo consiste proprio nell’affrontare singolarmente gara dopo gara, senza lasciar che gli strascichi di una siano da inciampo per la successiva.

Si parte da Milano, contro l’Inter (distante appena tre punti) che ha allungato la sua striscia di risultati negativi, tra Coppe e campionato, perdendo in casa contro il Napoli e che, contro il Catania, non potrà contare sugli infortunati Maicon e Ranocchia, oltre che sullo squalificato Castaignos. Quindi si andrà a Cesena, per giocare il recupero della terza giornata. La cura Beretta non ha funzionato nell’immediato, i romagnoli hanno ceduto 1-0 al Chievo che così resta agganciato ai rossazzurri, avvantaggiato negli scontri diretti. Infine si chiuderà in casa, dove ospite sarà la Fiorentina, altra squadra che a Roma, contro una Lazio tutt’altro che irresistibile e serena, ha confermato di viver addirittura un momento peggiore dei capitolini: Klose salva i biancocelesti dalla contestazione, condannando i viola a subir l’ennesima.

Tre gare per tastare con mano l’effettiva determinazione e legittima ambizione del gruppo etneo nel ricercare risultati più che prestazioni, consolidare o rimpinguare la posizione di classifica, far strada verso l’orizzonte magari iniziando a metter nel mirino il Palermo, uscito sconfitto per 4-1 da Siena in un gara intrisa e condizionata dalle decisioni arbitrali, e poter quindi cimentarsi nella scalata del “Monte” delle grandi.

Occhio però, perché se scalata sarà il Catania non troverà una rete a protegger l’eventuale caduta. Sotto, Lecce e Siena si danno battaglia sul filo della retrocessione, terzultima e quartultima, distanti appena due punti. Il successo dei salentini a Cagliari lascia immutato il divario di 10 punti dal Catania ma accorcia quello con Fiorentina e Bologna, adesso tutt’altro che al sicuro a quota 28 pur con una gara da recuperare (contro Parma e Juventus). I felsinei hanno visto interrompersi la loro galoppata a tratti sembrata inarrestabile col ritorno di Di Natale a guida dell’attacco friulano, capace di tornar alla vittoria (1-3) ed a competere per il 3° posto insieme alla Lazio. Nelle zone nobili, la Roma perdendo 4-1 a Bergamo cede il quinto posto, ultimo Europa, al rimontante Napoli.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]