Catania-Lecce 1-2: finale shock, giallorossi più vicini alla salvezza

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CATANIA La sud incitava con uno striscione contenente la scritta “Fino alla fine, avanti Catania”, ma il Catania è proprio alla fine che rovina tutto. Anzi è il guardalinee a compromettere la gara con errori banali. Una partita davvero funesta, ma veniamo alla cronaca.. Pronti via ed è subito Catania, infatti: Bergessio ci prova ma non riesce ad angolare bene e la palla va sostanzialmente facile, centrale. Poi Bellusci (precedentemente ammonito) prova a complicarsi la vita, ma il Lecce non ne approfitta. Così ci prova ancora Bergessio, ma anche questa volta la palla non centra la porta e poi Barrientos: tiro a giro ma non “gira” abbastanza.

Al 16esimo occasionissima per il Lecce: Muriel fa una serpentina e, con una parabola molto strana coglie l’incrocio a Carrizo battuto. Si rifà subito dopo il Catania: ancora uno scatenato Bergessio, e ancora un super Benassi che devia alto. La partita è tesa, tutte e due le squadre non sembrano voler lasciare punti sul campo. Al 30esimo entra Seymour per Almiron: per quest’ultimo sospetto infortunio e partita col Cagliari a forte rischio.

Al 36esimo ci prova Lodi su calcio di punizione dal limite, ma stavolta delude le aspettative mandando altissimo. Non è un Catania brillantissimo in questo primo tempo e con un super-Benassi è davvero difficile passare. Al 40esimo ci prova Barrientos: bella combinazione con Izco ma il pallonetto non riesce ad entrare in rete. Ma la partita è sempre un batti e ribatti: prima ci prova Seymour (di testa), poi Muriel da fuori (tiro di poco fuori) e infine Gomez (tiro debole). Un primo tempo con non pochi spunti si conclude con lo 0 a 0 classico. Il secondo tempo si apre con la Sud che intona “Catania devi vincere”, sperando che sia di buono auspicio. Ma il copione è sempre lo stesso: batti e ribatti. Ci prova prima Seymour per il Catania, poi Delvecchio per il Lecce, ma il risultato non cambia. Ma il 51esimo è il numero magico per il Catania (già in rete in diverse occasioni nelle partite precedenti) e si sblocca la gara: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Barrientos da fuori coglie la traversa, sulla ribattuta è lesto Bergessio ad infilare uno spiazzato Benassi.

E’ la apoteosi: le curve esplodono e anche la tribuna si abbandona ad un urlo liberatorio dato che la porta dell’ottimo Benassi sembrava stregata. E il Catania non sembra fermarsi: Motta mette al centro ma Tomovic anticipa di un soffio il duo Seymour-Bergessio, mandando in angolo. Al 58esimo altra occasionissima per il Catania: dagli sviluppi di un calcio d’angolo, sbuca all’improvviso Bellusci: palla sulla parte esterna della traversa a porta praticamente spalancata. “Più facile segnare che sbagliare” è il commento di tutto lo stadio. Dopo alcuni minuti di dormiviglia di ambo le squadra, ci pensa il Lecce a svegliare Carrizo, ma il cross di Oddo su calcio di punizione non produce grandi fastidi. Molti fastidi li produce invece il guardalinee: rigore dubbio e grandi proteeste (l’arbitro non se ne era accorto).

Batte Di Michele e palla “miracolosamente” fuori. Nuova apoteosi del pubblico, quasi in segno di sfida più contro gli arbitri che contro il Lecce. I salentini però sono duri a morire e ancora un positivo Muriel ad impensierire Carrizo, ma la palla va molto alta sopra la traversa. E allora Montella prova a cambiare un po’ le carte in tavola: fuori Gomez e dentro Catellani. Il furetto romagnolo ha tanto da dimostrare per cercare una riconferma per il prossimo anno ed infatti si fa vedere subito su lancio di Lodi: ma è bravo Benassi ad anticipare tutti.

Ma è il Lecce (che nel frattempo è passato a 3 punte) a far tremare i tifosi del Catania: stacco di testa di Del Vecchio e palo clamoroso. Ma l’appuntamento col gol è rimandato da poco: scatto in dubbio fuorigioco di Muriel, assist al centro e Corvia da due passi insacca. È il putiferio: critiche a non finire e Carrizo espulso. Catania in 10 e senza portiere, Lodi va in porta. Prima azione del Lecce ed è già gol: Lodi non trattiene e Di Michele insacca da pochi passi: il pubblico invoca il classico “venduto”.

Partita oramai compromessa. Lemme, lemme la partita si avvia alla fine. Non doveva finire così. Uomo partita Sky il guardalinee.

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]