Catania, Marchese: “All’Europa bisogna crederci”

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MASCALUCIA (CT)Il mondo del calcio ha appena tributato l’ultimo saluto a Piermario Morosini. Il tempo del lutto, delle riflessioni, si chiude col lungo applauso tributato alla salma che esce, sostenuta dai compagni di squadra, dalla chiesa del quartiere di Monterosso, Bergamo, dove Morosini, nell’oratorio poco distante, ha mosso i primi passi verso il mondo del calcio professionistico. Anche di questo non si può che parlare in sala stampa, a Torre del Grifo, dove all’appuntamento con i giornalisti e con le domande dei tifosi (partecipanti alla rubrica “Fai la tua domanda a..”) si siedono Pietro Terracciano e Giovanni Marchese.

Giovanni Marchese: “Non c’è pericolo che mi monti la testa. Sono umile, fin troppo. Fa piacere che la gente mi apprezzi. Mi fa capire che sto facendo bene. La gente ci giudica e tifa per noi. Quando parlano bene fa solo piacere. Le sconfitte contro Lecce e Chievo sono giunte inaspettate. A Verona siamo stati sfortunati, subito in 10. Domenica siamo stati ingenui, avevamo la partita in pugno e ce la siamo fatta sfuggire. L’Atalanta è un’ottima squadra, dovremo dare il doppio di quel che stiamo dando. Dobbiamo cercare di non sbagliare niente.

Dopo la gara col Lecce non ha parlato Montella, come è suo solito. Alla ripresa degli allenamenti ci ha fatto i complimenti per come abbiamo interpretato la partita. In campo ci siamo stati solo noi. A decidere la gara sono stati solo episodi. Con la società non ci sono problemi di sentirsi o meno al telefono, sono sempre con noi. Adesso inizieremo a parlare di contratto. Sono contento di rimanere, ma questo non dipende solo da me.

La nostra preparazione non è cambiata. Curiamo l’atteggiamento perché sia sempre lo stesso, a prescindere dall’avversario. A livello fisico poco cambia, facciamo lo stesso lavoro. Nei prossimi giorni vedremo delle cassette sull’avversario. All’Europa bisogna crederci. Darsi degli obiettivi è fondamentale, altrimenti saremmo finiti. Ci piace vincere. Vogliamo fare il record dei punti e rimanere nella storia del Catania. Abbiamo trovato le maggiori difficoltà con la squadre che si chiudono, tra queste ci sono molte piccole ed ecco giustificato il nostro rendimento con le piccole.

Aspettare e ripartire non è nelle nostre caratteristiche. Dobbiamo far noi la partita, e così abbiamo quasi sempre fatto quest’anno. Sarà una partita molto bella. Giocano un buon calcio anche loro. Speriamo di concretizzare al meglio ed il prima possibile quel che costruiremo e chiudere il prima possibile la partita. Siamo abituati a certi ritmi. Giocare tante gare in breve tempo imporrà a tutti di gestire le forze nel migliore dei modi. Dovremo mostrare di essere maturi. Speriamo che tutto vada bene e che i risultati ci diano una mano. Schelotto è un bel giocatore. L’anno scorso ho avuto modo di apprezzarlo, speriamo sia lui a doversi preoccupare di noi e non il contrario”.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]