Catania-Napoli 2-4: difesa ko, l’ultimo posto spaventa sempre più

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logo-cataniaIl Napoli non vince al Massimino da ben 11 anni; Maran non ha mia vinto contro i partenopei. Sono queste le due statistiche che fanno da proscenio alla sfida che per il Catania vuol dire tantissimo. Maran, come spesso è capitato in queste ultime gare, cambia ancora i suoi: dentro Peruzzi, fuori Plasil; in campo Keko, in panca Leto. 3-5-2 con Monzon e Peruzzi ale. 4-2-3-1 per ilo Napoli con le novità Britos e, soprattutto, Zapata al posto di Higuain. Il Massimino numericamente rimane vicino ai suoi, nonostante le difficoltà (e qualche fischio alla lettura delle formazioni).

Primo tempo – Il primo brivido è per la difesa del Catania: Insigne riceve dalla destra, scarica e una deviazione per poco non beffa Andujar, che respinge di piede. Poco dopo ci prova Dzemaili con un calcio di punizione tanto forte quanto centrale. All’11° la prima azione degna di nota del Catania: lancio di Lodi per Barrientos, che scavalca Reina in uscita, poi Keko sciupa tutto. Poi al 15esimo c’è il gol di Zapata, lasciato colpevolmente solo da una difesa disattenta. 1 a o, la contestazione si fa ancora più veemente. La reazione del Catania è nella traversa di Keko al ventesimo. Al 23esimo l’altro gol: pasticcio tra Legrottaglie e Andujar e Callejon insacca il gol più semplice della storia. Qualcuno già sfolla. La reazione è in un tiro di Barrientos alto nonostante l’argentino fosse quasi dentro l’area. Al 38esimo ci prova Monzon a render il boccone meno amaro con un cross radente, su cui però è lesto Revelliere. Al 40esimo il terzo: Henrique insacca con un tiro cross deviato dalla difesa etnea. É notte fonda. Il quarto arriva poco dopo: lancio verso Zapata che scambia con Callejon, uno-due e il colombiano è in porta e batte facilmente Andujar. Squadra che esce tra i fischi a fine primo tempo.

Secondo tempo – Maran prova le carte Petkovic e Plasil, fuori Legrottaglie e Rinaudo. La prima emozione la regala il Catania, con Lodi che lancia Keko, lo spagnolo si invola e tira a fin di palo. Palla deviata da Reina. Poco dopo, il gol numero 1 del Catania: schema su calcio di punizione di Lodi, tiro a volo di Plasil, palla ribattuta da Reina che arriva sui piedi di Monzon che sparacchia in rete. Dopo un po’ di batti e ribatti, il Napoli mette in campo Albiol per cercare di rintuzzare un Catania più pimpante. Al 61esimo ci prova Keko, con un pregevole tiro a giro: palla fuori di poco. Al 75esimo, il secondo del Catania: angolo di Lodi, testa di Gyomber e altro gol “salva-faccia”. Il Napoli allora mette Higuain al posto di Zapata. All’87esimo c’è un tiro di Lodi da fuori aria ben ribattuto da Reina, poi nulla più. La partita si avvia lemme lemme al triste fischio finale.

Resoconto – Non basta un tempo di buon coraggio quando nel primo si prendono troppo facilmente ben quattro gol. La pillola rimane molto amara. Una sconfitta che relega sempre di più il Catania all’ultimo posto. Ogni altro commento è superfluo.

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]