Catania-Napoli, Cavani e Gargano verso la panchina

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Il Napoli che si appresta a vivere due mesi infuocati, con partite – e che partite – da giocare ogni tre giorni, inizierà da Catania questo ciclo terribile di incontri ravvicinati. A valle dell’Etna le annunciate intenzioni sportivamente bellicose sono un segnale di come laggiù stiano preparando la partita; un altro motivo per Mazzarri e i suoi, ovemai ce ne fosse bisogno, per non sottovalutare l’impegno. Il tecnico in queste ore ha il suo bel da fare, soprattutto per capire come stanno i calciatori impegnati in massacranti viaggi transoceanici, dopo aver giocato in qualche caso anche due partitte (Cavani e Gargano).

URUGUAIO – E infatti gli uruguaiani arriveranno solo oggi a Napoli, forse nemmeno in tempo per scendere in campo a Castel Volturno: il primo allenamento potrebbero sostenerlo solo domani. Ecco che nella mente del tecnico azzurro va via via palesandosi l’intenzione di far riposare i due, di non impiegarli, almeno dal primo minuto, nella partita di domenica pomeriggio. Yebda e Sosa sono in preallarme, per una formazione che potrebbe ricalcare per grandi linee – Cribari escluso – quella andata in campo a Cesena. Davanti a De Sanctis dunque  Cannavaro, Campagnaro e Grava, se Aronica non desse garanzie di tenuta dopo la piccola distorsione occorsagli ieri in allenamento; a centrocampo Pazienza e l’algerino (che inizia destare buone impressioni) con Maggio a destra e Dossena a sinistra. Hamsik e Sosa potrebbero essere le spalle di Lavezzi, che tornerebbe così ad agire da prima punta. Idee, considerazioni, supposizioni che vanno via via insinuandosi nella mente di Mazzarri, che però prima di domani non potrà sciogliere le sue riserve sulla formazione da mandare in campo al Massimino.

[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]