Catania: non c’è il Transfer, più Schelotto che Mori

238

La Sfida – Bologna, terra di appuntamenti importanti per il Catania, che limitandoci al passato più recente, perse per mai più riagguantarla la testa della classifica di serie B, contro i locali, e vinse lo “spareggio” retrocessione contro il Chievo. Il Bologna – Catania del 2011 è sfida tra una formazione malata ma ruggente, il Bologna, ed un’altra sana ma depressa, il Catania. Punti importanti sono in palio per il comune obiettivo delle due, la salvezza; che nonostante la periodicità protratta negli anni, non ha fiaccato il tifo della curva “Bulgarelli”.

I Precedenti – E’ ormai consuetudine rispolverare almanacchi vecchi più di vent’anni quando si tratta di ricercare l’anno dell’ultima vittoria etnea su qualsiasi campo diverso dal Massimino. Il Dall’Ara non fa eccezione; i rossazzurri riuscirono ad espugnarlo per l’ultima volta 24 anni fa, nel 1986, a decidere fu il goal di Mandressi. Ultimo precedente positivo, seconda di due vittorie su 16 sfide globali, la prima risale al 1960, grazie alla rete di Morelli ed allo storico rigore di Memo Prenna all’82’. Da aggiungere tre pareggi, tutti antecedenti il 1986.

Bologna – Ventisei effettivi, ventinove conquistati sul campo. La penalizzazione di tre punti inflitta ai felsinei, per inadempienze economiche e fiscal, ridimensiona solo apparentemente la caratura di una squadra che ha dimostrato di aver poco a che vedere con la bassa classifica. Una gara ancora da recuperare, contro la Roma, il Bologna di Malesani ha ceduto, tra le mira amiche, solo al Milan. Quattro pareggi, cinque vittorie. Le difficoltà societarie tutt’ora in corso, hanno cementato il rapporto tifosi – squadra, creando un connubio estremamente temibile.

Così in Campo – Malesani perde per infortunio Garics, si prospetta un lungo recupero per il terzino destro ex Napoli. Ad eccezione dell’austriaco, che verrà sostituito da Moras (neo-convocato dalla nazionale Greca), il tecnico felsineo medita la riconferma in blocco dell’undici sceso in campo mercoledì sera ad Udine. Ramirez difatti, seppur già in gruppo non verrà rischiato contro il Catania. Oltre al temibile di Vaio, 14 reti realizzate sulle 24 totali dei rossoblu, ed al paratutto Viviano, attenzione anche all’ex di turno: l’attaccante Della Rocca, che potrebbe però esser rilevato da Gimenez, rientrato della squalifica.

Bologna (4-3-1-2) Viviano, Moras, Portanova, Britos, Rubin; Perez, Mudingayi, Ekdal; Gimenez, Meggiorini, Di Vaio.

Uomini Chiave

Di Vaio: Chi se non Mister 50 reti in 3 stagioni di serie A?

Viviano: Già in orbita Inter, e ben si comprende perché.

Mudingayi: Se in giornata di grazia, passare dalle sue parti diventa impossibile.

Catania – Da quasi un anno l’ambiente etneo aspetta la prima vittoria esterna; appena 6, in cinque anni di serie A. Appena 4 punti nel campionato in corso fanno del Catania la peggior formazione per rendimento in trasferta, unica insieme alla Fiorentina a non aver vinto mai fuori casa. La “cura Simeone” ha portato il primo punto, contro il Cesena, ma intanto gli etnei hanno anche perso una posizione in classifica, scivolando al quartultimo posto. Non c’è più tempo per rimandare la riscossa, anche se Bologna, dati alla mano, non è un campo meno ostico di quello di una big.

Così in campo – Simeone spera di recuperare nel minor tempo possibile tanti dei giocatori attualmente bloccati in infermeria. A Bologna, oltre ad Alvarez, il tecnico argentino avrà a sua disposizione anche Schelotto, rimasto in tribuna, a Cesena, per galanteria e moralità. Riconfermato Lodi a centrocampo, dovrebbe esser riproposto lo schema ad una punta con tre trequartisti. Schelotto in campo con Gomez e Ricchiuti

Catania (4-2-3-1) Andujar, Alvarez, Silvestre, Spolli, Marchese; Lodi, Ledesma; Schelotto, Ricchiuti, Gomez; Lopez.

Uomini Chiave

Gomez: Inquadrasse meglio la porta, i suoi tiri dalla distanza potrebbero essere letali.

Ricchiuti: L’intesa coi due centravanti è indispensabile per dar profondità alle offensive.

Schelotto: Un’alternatova in più, importante ma ancora da scoprire.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]