Catania, obiettivo salvezza come Atalanta e Siena

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Analizziamo due delle tre neo-promosse (ripescaggi dell’ultimo minuto esclusi), prossime sfidanti, all’ultimo sangue, del Catania nella corsa salvezza versione 2012. Il Novara sarà analizzato prossimamente.

L’Atalanta dell’ex Colantuono

La dea, se uscirà viva dall’inchiesta calcio-scommesse, sarà tra i più seri candidati a disputare un campionato da autentica sorpresa. La squadra è già forte di suo e in più il presidente Percassi è pronto ad allentare i cordoni della borsa per garantire una stagione serena ai suoi tifosi. Ma vediamo le caratteristiche dei lombardi nel dettaglio:

La rosa ed i punti di forza

Il mercato in uscita non dovrebbe portare sgradite sorprese ai tifosi atalantini. Dunque, la rosa dello scorso anno può garantire quel punto di partenza ideale per una salvezza tranquilla. In difesa confermatissimo il trio composto da Capelli, Manfredini e Bellini, più Peluso, autentica sorpresa della scorsa serie B, da valutare, invece, le posizioni di Troest, Raimondi e l’ex palermitano Ferri. In partenza Talamonti (torna in patria?), soprattutto se arrivasse un nuovo difensore. Il centrocampo è il vero punto di forza della squadra lombarda: gente come Padoin, Carmona, Barreto, Ferreira Pinto, Bonaventura e Pettinari farebbero gola anche a squadre che lottano per l’Europa. Abbiamo escluso da questa lista capitan Doni poiché difficilmente ne uscirà pulito dallo scandalo calcio scommesse. In avanti altri giocatori di peso che sono stati spesso accostasti al Catania: Ruopolo, Bjelanovic e Tiribocchi. Inoltre, almeno di novità, torneranno alla base Schelotto, Caserta, Gabbiadini e Defendi. Insomma un mix ben assortito che garantisce un futuro sereno alla dea.

Il mercato prossimo venturo o sperato

L’avvento come consulente di mercato di Pierpaolo Marino fa ben sperare in importanti colpi di mercato. Di conseguenza è partito il valzer dei nomi: ai nastri di partenza ci sono Rolando Bianchi (su cui c’è pure il Catania), Kasami del Palermo (ideale sostituto di Doni), Capuano del Pescara (under 21), Mesbah del Lecce e Carrozzieri (per quest’ultimo sarebbe un ritorno). In generale è chiaro il compito che spetta a Marino: portare un “nuovo” Doni, prendere un attaccante di categoria, cercare un sostituto di Talamonti e scovare un esterno, magari sudamericano.

Parola di tifoso…Argomento 1

Ma cosa ne pensa la tifoseria neroazzurra di questa Atalanta 2011-2012? Certamente trovare nei forum atalantini un post che non tratti il caso scommesse è davvero difficile. “Secondo me noi ripartiremo dalla serie B” è il coro (quasi) unanime dei tifosi neroazzurri. Non riscuote unanimità, invece, il comportamento di capitan Doni: “Per me dovrebbe pagare solo lui” recita qualcuno; “L’hanno incastrato perché è un nome grosso: mica potevano mettere in mezzo un Frezzolini o un Ruopolo!” dice qualcun altro. In generale però regna la rassegnazione: “Speriamo che gli avvocati limitino i danni: anche se partissimo con 10 punti di handicap non sarebbe poi così male”.

Parola di tifoso…Argomento 2

L’argomento mercato è pesantemente condizionato dal giudizio che a giorni darà la giustizia sportiva sul caso scommesse. Ci si domanda chi resta e chi va, ma le risposte sono spesso del tipo “Lo vedremo solo ad Agosto”. In generale fra i meno amati dal pubblico lombardo ci sono Bjelanovic (“non ci serve”) e Raimondi (“serie b per lui”). Qualche rimpianto per un eventuale partenza di Talamonti. Ma a fare gola sono soprattutto i possibili cavalli di ritorno: Bianchi (“sarebbe perfetto”), Cigarini (“so con certezza che è molto vicino”) e Donati (“con lui e Cigarini avremmo un centrocampo da Europa League!”). C’è pure chi osanna il nome di Gennaro Del Vecchio. Meno entusiasmo per i nomi di Guarente (“ci lasciò in malo modo, non ci merita”), Fortunis (“per ‘fortunis’ sembra sfumato!”) e Budan (“il buon Igor è entrato in fase calante”). Poco entusiasmo, infine, per la nuova carica di consulente assunta da Marino: “Ma non è quello che ci fregò Gargano e Lavezzi?”, “Ma non odiava l’Atalanta quando era a Napoli?”.

Il nuovo Siena di Sannino

Parola d’ordine: imitare Antonio Conte. Il Siena riparte con un nuovo allenatore ma con una rosa che non dovrebbe essere stravolta. I riscatti effettuati recentemente delle comproprietà di Carrobbio, Belmonte, Reginaldo e Kamata stanno proprio a significare che in casa Siena si punta a crescere mantenendo la base che ha conquistato la serie A. Sannino non avrà un compito facilissimo, ma ha tutti gli elementi per crescere insieme alla Robur.

La rosa ed i punti di forza

Sannino avrà alcune grane da risolvere legate alle possibili partenze di due big come Calaiò e Vitiello. Per il resto rosa ampiamente riconfermata: il Siena potrò ancora disporre dei difensori Ficagna, Del Grosso, Vitiello, Terzi e Rossi a cui vanno aggiunti anche i nuovi arrivati Belmonte ed Angelo. Rebus, invece, in porta: i tre dello scorso anno (Pegolo, Farelli e Radoi) si sono divisi le presenze, ma quasi sicuramente arriverà un nuovo numero 1. Ben assortito il centrocampo: Carrobbio, Marrone (se sarà rinnovato il prestito dalla Juventus), Brienza e, soprattutto, capitan Vergassola garantiscono continuità. Da valutare le posizione di Codrea (di rientro dal prestito al Bari), Bolzoni e Sestu (potrebbero cambiare lido). Ma il vero punto di forza dei toscani è l’attacco: lo scorso anno Conte ha proposto un modulo ultra offensivo che ha esaltato le capacità di Calaiò, Reginaldo, Mastronunzio, Kamata, Larrondo e Caputo. Tocca a Sannino ora riproporre questo modulo offensivo, ma è molto probabile che in questo reparto qualcosa cambi.

Il mercato prossimo venturo o sperato

A differenza dell’Atalanta, in casa Siena sono molti i movimenti che si aspettano per adeguare la rosa alla serie A. Anche qui, però, c’è il caso calcio-scomesse che potrebbe condizionare le operazioni di mercato del presidente Mezzaroma. Il valzer dei nomi coinvolge soprattutto la ricerca del nuovo numero 1: sondati Gillet, Manninger (per lui sarebbe un ritorno) e Brkic dell’Udinese. Grande attenzione anche verso altri nomi: Grossi dell’Albinoleffe, Almiron della Juventus, Osuji del Milan e Destro del Genoa. Altri baldi giovani potrebbero arrivare dal Varese, vecchia squadra di Sannino: De Luca, Camisa, Corti e Zecchin. La rosa del nuovo Siena comprende anche Paolucci e Sansone, ma difficilmente i due rimarranno in Toscana.

Parola di tifoso

Anche se il Siena è coinvolto nello scandalo calcio-scommesse, i tifosi non sembrano essere particolarmente timorosi di una retrocessione a tavolino della squadra toscana. Tutt’al più si teme qualche “punto di penalizzazione, magari 3 o 4”, ma niente di più. E allora ci si butta sul calciomercato: “uno tra Domizzi e Rinaudo andrebbe bene per rinforzare la difesa dopo l’arrivo di Belmonte”, “come esterno sinistro mettere sotto contratto Pasquale dell’Udinese”, “da anni siamo una specie di succursale di Inter e Juventus: perché non prendere qualche altro loro giovane da fare crescere?”, “potremmo usare Genevier per avere dal Torino Bianchi”. I tifosi “blindano” pure alcuni big della scorsa stagione: “Calaiò è passato da bidone a goleador ed è in fase buona, meglio tenerlo”, “Si ripartirà ancora da Vergassola”, “spero che Bolzoni sia il leader del nostro nuovo centrocampo”, “ è un bene che si sia riscattato Reginaldo!”. Nel complesso, però, ci sarà molto lavoro per Mezzaroma.

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]