Catania, Pro & Contro: Che Bravo Sciacca

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Pro – Il cambio di allenatore, per adesso, è solo servito a dare una diversa verve alla squadra etnea. Niente punti ma, nel complesso, un buon gioco. Fra i PRO vanno annoverati una nuova e (forse) migliore disposizione del reparto offensivo: se Mascara ritorna “Peppe Playstation” e Gomez si confermerà sui livelli del girone di andata, con un piccolo innesto dal mercato (oppure “rivedere” Ricchiuti o, chissà, uno Sciacca in posizione più avanzata) Maxi Lopez (ma non dimentichiamoci di Morimoto…) potrà avere quei palloni buoni per gonfiare la rete. Lo so, lo so, è una lista PRO che si proietta su un possibile (e sperabile) futuro, ma tant’è, solo la speranza per adesso ci è concessa. I sogni son desideri…ma che non scocchi la mezzanotte!

Contro – Verrebbe da dire: i soliti CONTRO. Male la fase difensiva, male la reazione (?) dopo essere passati in svantaggio, male il gioco sulle fasce (in particolare nel reparto difensivo). Questa squadra sembra portarsi addosso il solito triste copione. Ok, ok, Simeone ha avuto ancora solo 4 giorni per dare una sterzata alla squadra (anche Mihajlovic perse all’esordio) e quindi merita quanto meno 2 o 3 possibilità. Ma che sia una sterzata netta, perché, per adesso, sembriamo i lontani cugini del Catania dello scorso anno.

Su – E’ davvero ancora difficile metter SU qualcuno in questo Catania. Il migliore (o il meno peggio) dei nostri è stato sicuramente Fabio Sciacca. Il ragazzotto di Librino dimostra una grande personalità e una buona forma fisica nonostante con Giampaolo abbia assaggiato più i sedili della tribuna che il verde del campo. Dice di ispirarsi a Lampard del Chelsea e, anche se con abissale tasso tecnico inferiore, lo ricorda in molti movimenti. A mio avviso, potrebbe anche giocare come trequartista dato che, durante la gara contro il Parma, è l’unico rossoazzurro a creare occasioni da rete. Comunque, il buon Fabio sembra aver messo una seria ipoteca per una maglia da titolare per le gare future nello scacchiere di Diego Pablo Simeone.

Giù – Ci va Antenucci. Il GIU’ che questa volta vogliamo dare è un’insufficienza legata alla stagione. Contro il Parma entra a partita in corso ed entra nel momento “sbagliato” quando il Catania incomincia ad incassare gol e a calare fisicamente, psicologicamente e tecnicamente. Ma la sua stagione (o meglio dire i suoi 7 mesi) a Catania è stato alquanto deludente. E’ passato al Torino, in una serie B che forse confà meglio alle sue caratteristiche. Manca l’appuntamento della sua carriera calcistica. Peccato.

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]