Catania, Pulvirenti: “Con Montella parlerò a fine stagione”

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CATANIA Battagliero negli intendimenti, pronto a passare all’opera. Il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, batte il pugno sulla scranno di comando. Troppe ed irriverenti le voci sul futuro di Vincenzo Montella, troppi i dubbi avanzati dalla stampa sul futuro societario del dopo Lo Monaco. Il presidente etneo – al Corriere dello Sport – chiarisce, questi ed anche altri aspetti con risolutezza e chiari progetti:

“Le voci su Montella non mi preoccupano, mi infastidiscono e basta. Perché? Anzitutto per la tempistica con la quale arrivano. Il nostro campionato non è ancora finito, domenica dobbiamo giocare l’ultima partita del campionato e ci teniamo particolarmente a far bene, sia per salutare nel migliore dei modi la nostra gente, sia per chiudere nel migliore dei modi la nostra stagione, superando quota 50 punti. In secondo luogo, perché si continua a tralasciare il vincolo di Montella col Catania. Col nostro allenatore abbiamo concordato un progetto biennale e la sua perdita significherebbe un danno incalcolabile per il progetto tecnico messo in moto quest’anno. Pertanto non prendo neanche in considerazione l’ipotesi che possa andar via, sono più che convinto di dover continuare con lui in panchina.

E poi sono stufo di assister ogni anno allo stesso copione. Mi sembra proprio questo il momento di finirla e metter le cose bene in chiaro, a tutti. Catania non è terra di conquista. Scegliamo un allenatore, nel caso di Montella un allenatore che un’altra società ha pesato e scartato, in passato allenatori che nessuno aveva preso in considerazione, mai, lo facciamo crescere, lo facciamo affermare, quindi questi club si presentano o ripresentano infischiandosene che l’allenatore abbia un contratto e provano a forzare la mano. Non lo accetto. Trovo questi comportamenti poco corretti sia eticamente che sportivamente. Non ho ancora parlato con Montella. Ci metteremo attorno ad un tavolo alla fine del campionato, così come avevamo concordato tempo addietro. Nel nostro futuro c’è come sempre la salvezza alla base d’ogni altro obiettivo. Il campionato ha già dimostrato quest’anno che nella lotta per non retrocedere si possano trovar immischiate anche undici squadre. Quindi dobbiamo salvarci, continuando a crescere sotto l’aspetto tecnico.

Lo stadio fa parte della crescita infrastrutturale. Abbiamo avviato già le pratiche per sveltire quanto più possibile l’iter burocratico. Tutto dipenderà dalla legge che giace in Parlamento e che a quanto dicono potrebbe e dovrebbe essere approvata in breve tempo. Sciolte queste resistenze, il nuovo stadio del Catania sarebbe edificabile in due anni. Il bilancio di questa stagione è decisamente positivo. L’addio di Lo Monaco non mi preoccupa, mi stimola. Si chiude una fase importante per la crescita della società e se ne apre un’altra. Abbiamo creato una struttura consolidata che continuerà a lavorare. La figura professionale che verrà meno è stata senza alcun dubbio importante, ma altri ne continueranno l’opera”.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]