Catania-Roma, presentazione: Montella ed il rebus del modulo

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Qui Roma: ora è quella di Luis Enrique e di…Totti

A pochi passi dal giro di boa di questo campionato il cammino della Roma è da considerarsi “double face”. Una Roma brutta e arruffona nella prima parte del campionato, una Roma bella e veloce quasi come quella del periodo Spalletti (con Montella in avanti…) in questo ultimo periodo. Qual è la Roma reale allora? Luis Enrique Martinez Garcia (questo il suo nominativo al completo) gongola, soprattutto perché non deve fare i conti più con le bordate provenienti dalla pressante stampa romana. Ma più che Luis Enrique, il vero artefice di questa rinascita giallorossa ha un nome storico: Francesco Totti. Non sarà più quello di una volta e segna praticamente solo di rigore, ma sta di fatto che col suo rientro tutta la squadra sembra girare a perfezione. Montella vuole offrire un caffè a Totti, ma il conto…speriamo lo faccia pagare al “Pupone”…

I conti in tasca: Luis Enrique

È uno dei tecnici più rivoluzionari degli ultimi anni e il suo pedigree lo deve a due fattori fondamentali: l’essere stato un fantasista da giocatore (fece le fortune di Louis Van Gaal e del suo Barcelona) e l’aver allenato all’ombra di quello che forse è il tecnico migliore del mondo, ovvero Pep Guardiola. Accusato spesso di voler giocare alla “Barcelona” (per capirci, “un tocco e via!”) solo in queste ultime giornate sta riuscendo ad imporre il suo credo (anche se ridimensionato dalle decisioni di Totti). Luis propone un 4-3-3 senza un vero centravanti (Totti e Lamela sono fantasisti, Bojan non è proprio un cecchino infallibile) e con grande attenzione alla trazione anteriore. Infatti i due esterni difensivi rispondo al nome di Jose Angel e Taddei, ovvero due giocatori che nascono da centrocampisti avanzati. Anche i centrocampisti Pjanic e Gago non nascono certo come marcatori incalliti e lo stesso De Rossi è un habitué delle sortite offensive. Ci sarà da fare attenzione, quindi, agli attacchi e ai contropiedi veloci.

Attenzione a… (+ sguardo a media-voto)

Pjanic: A Lione segnava molto di più, ma a Roma Luis Enrique gli ha ritagliato un ruolo con compiti più difensivi. Nonostante ciò sarà uno da tenere d’occhio: difficilmente potrà mettere in mostra la sua specialità, i calci di punizione (proprietà di Totti), ma è in grado di fornire assist e far ripartire la Roma in contropiedi rapidi.

Taddei: La sua posizione difensiva fa storcere il naso quanti lo hanno apprezzato centrocampista avanzato nella Roma spallettiana, ma il brasiliano sta attraversando una seconda giovinezza. Non sarà un grandissimo terzino, ma occhio alla sua velocità sulla fascia.

Lamela: In coppa con la Fiorentina ha fatto intravedere lampi di classe che sono stati spesso nascosti in questo inizio di stagione. Si è scoperto pure cannoniere con due gol. Sarà pane per i denti di Legrottaglie. Un “Lamela” al giorno toglie il medico di torno, ma speriamo non il Catania…

Media voto effettiva: 1) De Rossi 6,62. 2) Totti 6,45. 3) Taddei 6,22

Qui Catania: riscatto cercasi

Una sconfitta come quella di Bologna è davvero incommentabile. Per far tornare il sorriso ai tifosi catanesi, dunque, serve una vittoria contro una squadra non certo amata in quel di Catania. Aeroplanino…batti la tua Roma.

La concomitante assenza di Marchese e Capuano, oltre alle non perfette condizioni di Llama, pone Montella all’eterno bivio tra adattare modulo a giocatori o giocatori al modulo. Alvarez potrebbe adattarsi al posto di Marchese, garantendo l’applicabilità ma non l’efficacia del 3-5-2; di contro, potrebbe essere schierato in una difesa a 4 garantendo applicabilità ed efficacia di un modulo meno rodato collettivamente del 3-5-2, che preveda 4 difensori, tre o quattro centrocampisti ed in base a questo determini il numero di attaccanti.

Rossoazzurri alla riscossa (+ sguardo a media-voto):

Delvecchio: Dovrebbe essere il “gelataio” a scendere in campo contro la Roma, dunque c’è da aspettarsi un Catania grintoso. Dovrà fare attenzione ai centrocampisti con chiara vocazione offensiva della squadra avversaria ma siamo sicuri che non disdegnerà qualche sortita in avanti.

Almiron: Quando c’è di fronte una squadra prestigiosa, l’argentino si esalta. Successe con l’Inter e col Napoli e per la legge del “non c’è due senza tre” deve ripetersi contro la Roma. Come già detto per Delvecchio, dovrà anche tenere a bada i funambolici centrocampisti della Roma.

Bellusci: E’ in testa nella speciale classifica dei giocatori con più minuti giocati in questo campionato e deve continuare su questa strada. Se evitasse facili incomprensioni con i compagni di squadra (vedi Biagianti, ma anche Lanzafame) sarebbe nelle prime posizioni anche di ben più prestigiose classifiche…

Media voto effettiva: 1) Barrientos 6,22. 2) Lodi 6,21. 3) Legrottaglie 6,15

Le probabili formazioni di questa sfida:

Catania 3-5-2: Campagnolo; Spolli, Bellusci, Legrottaglie; Izco; Almiron, Lodi, Del Vecchio, Llama; Barrientos, Lopez.

Roma 4-2-3-1: Stekelenburg; Taddei, Juan, Heinze, J.Angel; Pjanic, De Rossi, Gago; Lamela, Bojan, Totti.

“Mister, posso entrare?”:

Catania: Questo il nostro tris di nomi: Bergessio, Gomez, Alvarez. I due argentini sono diventati degli habitué del ballottaggio e potrebbero essere anche schierati da titolari. Soprattutto Bergessio potrebbe fare al caso di Montella contro una non formidabile difesa romana. Alvarez potrebbe garantire un ricambio energetico a Llama lungo la corsia sinistra.

Roma: E’ quasi ovvio che il primo cambio di Luis Enrique riguarderà uno dei tre attaccanti: Borini, al rientro, scalpita ma anche Simplicio potrebbe essere schierato nel tridente. A centrocampo potrebbe esserci qualche novità: Perrotta potrebbe esser utile per far rifiatare uno tra Gago e Pjanic. Sperando in una scarsa forma di Taddei o di Jose Angel, Rosi potrebbe essere il terzo indiziato all’ingresso in campo.

Assenti certi:

Lanzafame, Marchese, Biagianti per il Catania; Osvaldo, Cassetti, Burdisso, Pizarro per la Roma.

[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]