Catania-Siena 3-0: tris firmato Bergessio, record di punti in serie A

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CATANIA –  I tifosi del Catania pare non abbiano dimenticato la direzione di Massa al Meazza, e come avrebbero potuto? Fischi sonanti per l’arbitro (al Massimino in veste di assistente di linea) che, non assegnando una chiara punizione dal limite per il Catania ha dato il la alla rete del vantaggio rossonero, sette giorni sono troppo pochi per dimenticare. Specie per chi ha memoria da “elefante”. Sono comunque poche le presenze al Massimino: le curve deserte se non per lo zoccolo duro, tanto che neanche la lettura delle formazioni viene seguita e rimpallata, com’è solito, tra speaker e tribune. Più che altro si sente l’eco. A riempire il vuoto visivo e sonoro, in tribuna, scuole calcio e scolaresche.

Non c’è Gomez, come preventivato. Non c’è neanche Legrottaglie, un po’ a sorpresa. Maran sceglie di dar continuità a Rolin che, dopo la gara d’andata, gioca così anche la sfida di ritorno. Nel 4-3-3, Capuano prende il posto di Marchese, squalificato, nell’altro ruolo di terzino torna titolare Alvarez. In mediana c’è capitan Biagianti, preferito ad Almiron. Poche sorprese nell’undici di Iachini, partono dalla panchina i due ex, Terlizzi e Paolucci, che al loro ingresso in campo applaudono i tifosi ed a loro volta vengono applauditi.

Il forte vento condiziona le traiettorie alte. Maran invita i suoi a tenere basso il pallone ed alti i ritmi. Il Siena è formazione accorta, e quando il Catania è in possesso rientra con tutti i suoi effettivi nella propria metà campo, effettua un forte pressing riparte cercando la profondità con la velocità di Emeghara. Nonostante le difficoltà del “traffico” senese è il Catania a farsi preferire in qualità se non in intensità. Già al 10° Barrientos taglia in area per Bergessio che, solo, tira addosso a Pegolo in uscita bassa. Prove generale del goal che arriva grazie ad un lungo tracciante proprio di Barrientos, in ripartenza, che innesca Castro, bravo a stoppare, accentrarsi, leggere l’inserimento di Bergessio sull’esterno dell’area, servirlo nuovamente di fronte a Pegolo, la seconda volta è quella buona, il diagonale vale la 10^ rete stagionale per l’argentino, per la prima volta in doppia cifra dal suo approdo in serie A. Al 13° Catania in vantaggio. Risposta del Siena al 26°, conclusione a lato di Rubin su pallone conteso al limite dell’area.

Scosso dallo svantaggio, e dal vantaggio del Genoa sul Pescara, il Siena prende campo e coraggio. Porta il baricentro più alto, aumentando i rischi e gli spazi che il Catania, meno brillante che in avvio, non sfrutta con la dovuta cattiveria. Al 38° guai per Alvarez, il terzino destro è costretto ad uscire per un risentimento muscolare, dentro Potenza, a freddo. Pochi minuti dopo, l’ennesima sortita offensiva di Barrientos, sostenuta dal passaggio verticale di Bergessio, costringe Felipe, superato in corsa da Barrientos, ad un tocco di mano da terra che, volontario o meno, è provvidenziale per bloccare l’azione dell’argentino, altrimenti libero di concludere col solo Pegolo davanti. L’arbitro Banti è risoluto, punizione ed espulsione per “chiara occasione da goal”. Alla battuta, con la barriera a poco più di sei metri, risistemata due volte dall’arbitro, va Lodi: niente di fatto, come per i resto dei minuti che dividono dalla fine del primo tempo. Non passa neanche 1′ dal rientro in campo delle squadre che Banti annulla per tocco di mano il 2-0 di Castro. Il Siena, riorganizzatosi con la difesa a quattro, impegna per la prima volta Frison con un tiro di Sestu, deviato in angolo.

Al 52° il Catania legittima il vantaggio (anche quello dato dalla superiorità numerica) raddoppiando. Potenza recupera, Barrientos costruisce, Izco corre fino in fondo al campo, mette in mezzo per Bergessio che stoppa, protegge palla, si gira a destra concludendo in diagonale con tale forza da metter fuori causa l’intervento di Pegolo. Per l’attaccante argentino undicesima rete stagionale, terza doppietta, seconda al Siena dopo la sfida d’andata. Iachini manda dentro Mannini al posto di Sestu. Mentre la Lazio dilaga contro il Bologna, complicando la scalata all’ottavo posto, il pubblico esulta per il vantaggio del Genoa sul Pescara prima, poi con un vero e proprio boato alla rete della Juventus, che pone i rosanero in zona retrocessione insieme con Siena e Pescara.

Molto più fragoroso quello che accompagna la terza rete di Bergessio, magnificamente pescato in area dall’ennesima giocata d’alto livello di Barrientos. Bergessio anticipa i difensori sulla corsa ed interponendosi tra il lungo lancio di Barrientos e Pegolo, supera il portiere con un pallonetto al volo che di giustezza si abbassa poco prima di centrare la traversa. Al 69° partita virtualmente chiusa, e dopo pochi minuti, standing ovation tributata all’attaccante al momento della sostituzione “regalata” da Maran. Entra Cani, che avrà anch’esso la possibilità di segnare, non riuscendoci, al culmine di un dialogo stretto, in area, con Gomez, da poco entrato al posto di Castro. Al 75° il tiro di Bogdani che termina dritto su Frison è tutto quel che il Siena riesce a produrre fino al termine della sfida.

É vittoria, finalmente. Con tutti i record che ne conseguono. Record di punti in serie A, superato quello di Montella, raggiunto quello storico del Catania di Di Bella, nel 1960/61. Raggiunto anche il record di vittorie assolute in casa, 11, con la sfida contro il Pescara ancora da giocare. Gonzalo Bergessio approda per la prima volta in un torneo europeo in doppia cifra, Frison chiude la prima partita in serie A a porta inviolata. I rossazzurri tornano a vincere dopo 5 turni di astinenza, la peggior serie negativa della stagione, rilanciandosi in morale ed in classifica. La cura “60 punti” pare abbia fatto bene. Adesso ne servono altri 9, questo Catania può, con questa stessa grinta, con queste stesse motivazioni.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]