Cavasin carica i suoi: “Siamo pronti a lottare fino alla fine”

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Lo aveva detto nella sua conferenza stampa di presentazione: lui al dialogo coi media ci tiene molto, anche come mezzo per parlare coi tifosi. Cavasin “il comunicatore”, dunque.

E così è stato oggi, grazie alla conferenza stampa indetta dal tecnico trevigiano, con un occhio rivolto alla sconfitta di Catania ed un altro proiettato al futuro, verso l’importantissima sfida col Parma e verso la volata salvezza. “Dopo una settimana di allenamento e la partita giocata a Catania ho sicuramente dei dati diversi da quelli che avevo quando sono arrivato – comincia Cavasin nella sala stampa del “Mugnaini” -. Per una settimana abbiamo portato avanti un sistema di gioco in vista della partita contro gli etnei, dove per venti minuti, in parità numerica, abbiamo tenuto bene il campo, creando anche una grande opportunità con Maccarone”.

“Ci aspettavamo un Catania carico, ma posso dire che abbiamo annullato il loro potenziale – prosegue poi – In undici contro undici abbiamo poi preso la consapevolezza delle difficoltà del terreno, difendendoci bene e cominciando a giocare anche in fase di costruzione. Poi con l’espulsione la situazione è un po’ cambiata, anche se abbiamo continuato a stare attenti, dimostrando un ottimo non possesso palla. A parte il corner decisivo, non abbiamo concesso un tiro in porta e Curci, anche se è stato bravo, non è mai stato impegnato in parate difficili. In definitiva abbiamo ammortizzato bene anche la loro superiorità numerica”.

“Non siamo riusciti ad essere propositivi, è vero – ammette -, ma penso che il campo può aver creato qualche problema in più, come ad esempio nella conclusione di Maccarone. Nella seconda parte della partita in 10 abbiamo dimostrato anche una buona condizione fisica e nel complesso secondo me abbiamo giocato bene, facendo meglio del Catania. Come ho detto domenica, sono contento della prestazione della squadra. E per dirlo mi baso su questi dati non opinabili. Ho letto su qualche giornale che qualcuno ha fatto ironia del tipo “contento lui”, ma si dovrebbero riportare anche i dati, come ho fatto io dando i miei giudizi”.

L’argomento successivo riguarda la sfida contro il Parma, la cui dirigenza si è lamentata per i torti arbitrali subiti contro il Napoli. “La Sampdoria ha nel suo stile quello di non entrare mai nel criticare gli apparati dirigenti della direzione arbitrale – racconta il mister -. Chi alza la voce spesso pensa di essere ripagato, ma io non l’ho mai fatto. Anzi, semmai penso che sia l’inverso. Quando si parla dell’arbitro, nove su dieci lo si fa perché si è in difficoltà e si vogliono creare degli alibi, deviando l’opinione della stampa e dei tifosi verso i direttori di gara. Io penso solo alla mia squadra e lo si è visto anche nella scelta del capitano a Catania. Insieme alla società abbiamo scelto un giovane, Poli. E non uno che sa gestire l’arbitro: su questo campo non entriamo, noi giochiamo per quelle che sono le nostre capacità”.

Infine, Cavasin affronta il tema della corsa salvezza: “Ci apprestiamo ad giocare un rush finale importante. Nove partite sono tante, ma anche poche. Dobbiamo affrontarle bene, cercando di essere sempre fuori dalla zona calda con i minimi rischi. Ci sono sette squadre coinvolte e il responso finale sarà sicuramente all’ultima giornata. Per quanto ci riguarda speriamo che avvenga prima, ma siamo pronti a tutto, a lottare fino alla fine con le unghie e con i denti. La parola “gestiamo” non ci appartiene: io il calendario non lo guardo né faccio tabelle particolare. Guardiamo esclusivamente alla partita successiva, perché altri pensieri ci porterebbero via energie che sarebbe meglio usare in altra maniera”.

[Stefano Orengo – Fonte: www.sampdorianews.net]