Nessun tiro in porta, nessun punto: finisce così la trasferta a Madrid della Juve. L’Atletico di Simeone non fa meglio, ma passa grazie ad un tocco di Ardan Turan: forza di un episodio. Nel girone A è tutto in gioco. Juve fosforescente, di verde vestita: un inedito. Già vista, invece, la formazione: Allegri sceglie il rientrante Caceres dietro e non muove più niente. Di fronte, l’Atletico di Simeone, con Mandzukic mascherato (naso mal ridotto, retaggio della sconfitta di Pireo) e quel Tiago gemello diverso del bidone ancora negli incubi dei tifosi bianconeri.
Spinti dalla bolgia del “Calderon”, partono più pronti i biancorossi, che pressano altissimo. Il primo tiro, però, è di “Madama”: al 10′ Marchisio spara forte ma fuori misura. Le squadre sono tese e ben disposte: poche occasioni, tanto agonismo. Le offensive italiane, in particolare, risentono della scarsa vivacità del leader: il campo bagnato tiene a freno Tevez per 20′, poi il cambio scarpette. Dall’altra parte, qualche errore di troppo da parte dei difensori bianconeri. Ed uno di questi libera alla conclusione Mandzukic (26′): Buffon è al posto giusto e reattivo.
La Juve usa il possesso per tenere lontano l’Atletico dalla propria area. Poi, però, davanti è approssimativa. Al 33′, ad esempio, aiutato da un rimpallo, Pogba ha la palla buona dal limite: il tiro però è affrettato e largo. Partita scorbutica, a nervi tesi: dalla tribune piovono insulti agli uomini in verde, in campo ogni contrasto è occasione per colpi proibiti. I 19 cartellini gialli meritati dai campioni di Spagna in questo principio di stagione non sono un numero a caso. Ma Chiellini e compagni non si tirano di certo indietro.
La ripresa, se possibile, inizia con ancora più furore. Simeone vuole accecare ed inserisce Griezmann. L’Atletico spinge e mette alle corde la Juve, che rischia di farsi male da sola: Bonucci sporca un pallone nell’area piccola, Caceres devia (di mano) e salva Buffon di piede (8′). Il “Calderon” è un inferno. Poi, però, i biancorossi calano e “Madama” ritorna in controllo, a sciolinare passaggi. Koke al volo, da posizione defilata e distante: l’Atletico sembra non riuscire a far male (73′). Ma un minuto dopo, cambia tutto: cross per Mandzukic, che viene sfruttato da Arda Turan. Vantaggio spagnolo, gol pesantissimo.
La rete subita in un momento positivo sorprende la Juve, che accusa il colpo. Caceres, responsabile sul gol, lascia malconcio: entra Pereyra, dietro si va a quattro. “Madama, si butta avanti, ma gli spazi, già pochi, sono minimi. Li trova sul lato destro: un cross di Lichsteiener per poco non genera l’autogol di Raul Garcia (80′). Fuori Vidal, dentro Morata: tutto per tutto bianconero. Poi in campo anche Giovinco, con caos: Morata lamenta subito un fastidio muscolare; Allegri richiama lui, poi cambia idea (esce Lichsteiener). Ma non succede niente più.
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[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]
