Champion’s League, Milan-Zenit 0-1: deludono le “seconde linee”

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La partita con lo Zenit ha visto un Milan imbottito di calciatori che, negli ultimi tempi, hanno visto crollare le proprie quotazioni. Questa era la loro serata. Una notte di Champions per dimostrare ad Allegri che possono avere un ruolo importante nel processo di crescita della squadra. C’era anche chi il posto lo ha perso per un infortunio ma rischia di non ritrovarlo più al suo rientro.

Alla categoria riserve dimenticate appartengono Emanuelson, Acerbi, Flamini e Zapata. Senza fare distinzioni particolari, una prestazione del gruppo piuttosto approssimativa e superficiale, nessuno di questi ha dimostrato di poter scalzare i titolari. Il solo Zapata forse, essendo dotato di qualità atletiche fuori dal comune, potrebbe con più continuità sgrezzarsi e dare il proprio contributo. Della partita è stato anche Mesbah. Su questo giocatore però, non si può dire molto, visto che la sua posizione non è mai stata in dubbio. Il Milan lo ha già ceduto. La sua attuale permanenza è solo questione di contratto e tenacia. Roba buona solo per procuratori o direttori sportivi in grado di fargli cambiare idea.

Nel limbo ci sono Pazzini e Bojan. I due nel corso della stagione qualcosa hanno dimostrato, non abbastanza però per non lasciare tarli nella mente del mister. Pazzini si è sbattuto ma ha inciso poco. Idem per Bojan che, forse per troppa voglia, è sembrato un po’ confuso al momento di concretizzare. Con Pato sempre out però i due dovrebbero avere altre chance.

Infine ci sono i convalescenti. Abbiati e Ambrosini (parere personale di chi scrive) hanno deluso. Abbiati è parso, per usare un eufemismo, poco reattivo sul non certo irresistibile rasoterra di Danny. Un solo tiro concesso dalla squadra allo Zenit, è vero, ma tanto per cambiare decisivo per il risultato. Ambrosini, certamente condizionato dalla forma precaria, non ha fatto la differenza nemmeno a ritmi molto bassi, boccheggiando nel finale. Crescendo nella condizione e centellinando gli sforzi potrà certamente contribuire alla causa con le sue indubbie qualità e il suo carisma. Ma l’investitura a capitano di Montolivo nelle ultime uscite, preferito per l’incarico a un giocatore già in rosa l’anno scorso, potrebbe non essere casuale. Il capitano deve essere il più possibile in campo e nel vivo del gioco. Ambrosini non garantisce al momento tali condizioni.

TABELLINO:

Milan (4-3-3): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Acerbi, Mesbah (20′ st Robinho); Flamini (35′ st El Shaarawy), Ambrosini, Emanuelson; Boateng, Pazzini, Bojan (45′ st Petagna). A disp.: Amelia, Yepes, Cristante, De Jong, Cristante. All.: Allegri.

Zenit San Pietroburgo (4-2-3-1): Malafeev; Anyukov, Alves, Lombaerts, Hubocan; Shirokov ($3′ st Kanunnikov), Semak (45′ st Lumb); Denisov, Witsel, Danny; Hulk (35′ st Zyryanov). A disp.: Baburin, Zuev, Evseev, Djordjevic. All.: Spalletti.

Reti: 35′ Danny

Ammoniti: Flamini, Robinho (M), Hulk, Alves (Z)

[Elia Lavelli – Fonte: www.ilveromilanista.it]