Contro la Roma piatto ricco, non un dessert

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La matematica e’ certezza ed il vento e’ tutto in poppa. Vento che soffia nella direzione giusta. Le sofferenze e gli affanni di poche settimane fa sono lontane. Ed a pressione sedata, alle pendici di un’Etna in agitazione, non si può far altro che sfruttare il favore del vento e, perché no, alzare l’asticella.

Le motivazioni di certo non mancano. E nello sport si sa che quando si raggiunge un obiettivo, la volta successiva ogni atleta aspira e ambisce a superarsi. L’appetito vien mangiando, in poche parole ed a cuor leggero si diventa ingordi. Ecco perché la partita di Domenica con la Roma si presenta come un gustoso boccone che infuocherebbe il popolo rosso-azzurro e consacrerebbe un Catania definitivamente conVincente.

Vincere diventa cosi un’opportunità per tante ragioni, prima fra tutte, convincere. L’annata, partita sotto i più rosei auspici e con obiettivi dichiaratamente più ambiziosi, si e’ rivelata per certi aspetti più dura e deludente del previsto. Dal gruppo ci si aspettava maturità e costanza; non pervenute. Si è dovuto intervenire con il cambio alla guida tecnica e con gli innesti di Gennaio. Ecco perché la salvezza ottenuta con 2 giornate di anticipo (è per la seconda volta in 5 anni che la matematica garantisce la permanenza in A prima degli ultimi 90 minuti; era successo solo con Zenga) sommata alla vittoria di domenica farebbe dimenticare le vicissitudini trascorse e concludere la stagione con un’abbuffata di vittorie consecutive.

Chiudere bene al Massimino, davanti al proprio pubblico, e’ altro aspetto da non sottovalutare per il futuro di questa società. I rapporti, si sa, non sono assolutamente idilliaci con la piazza e per “aumentare” la capienza il direttore ha dovuto ricorrere ai saldi di primavera, applicando prezzi popolari. Ma nel calcio fare i conti con il portafoglio e non con i cuori non paga. Vincere la partita con una grande e ambiziosa del campionato italiano, la Roma di Totti, è occasione per riconciliarsi con una fetta di tifo, legata soprattutto a giudizi basati sui risultati. In vista della futura campagna abbonamenti estiva, un autentico assist servito sul piatto d’argento.

A dir la verita’, le partite contro i giallorossi al Massimino sono state particolari nelle passate stagioni. A partire dal match salvezza di due anni fa, ottenuta su presunto “regalo” di Totti & Co. con tanto di frustranti lamentele giallorosse depositate in Lega per la cospicua presenza di non addetti a bordocampo. E il pareggio dello scorso anno, su un calcio d’angolo visto dal solo guardalinee, e’ un altro ricordo amaro. Tra Roma e Catania la parola amicizia non e’ mai stata pronunciata ed e’ sportivamente giustificabile parlare di antipatia; antipatia che deve fermarsi allo sport. E cosi, sgambettare i giallorossi, assetati dell’elisir della Champions League, sarebbe non solo motivo di vanto calcistico ma anche spunto per nuovi sfotto’ da regalare ai tifosi. Mica male lavare l’onta del 7-0 in quel dell’Olimpico di 5 anni fa, eliminando la Roma dalla Champions dell’anno prossimo. Infine non da meno c’e’ da ricordare che, oltre il derby, manca ancora una vittoria di lusso in casa. E con l’antipatico di turno, soddisfazione doppia.

Per il record e per la classifica, dulcis in fundo. Perche’ quota 46 e’ stato l’unico obiettivo stagionale dichiarato ed in fin dei conti, cio’ che importa sono i fatti. E non dispiacerebbe a nessuno chiudere davanti a Chievo, Parma, Bologna e Cagliari. Da non sottovalutare.

L’opportunita’ e’ dunque ghiotta e non c’e’ niente da perdere. Giocarsela e’ un obbligo. Elefante contro Lupa, il dessert e’ servito anzi.. piatto ricco.

[Federico Caliri – Fonte: www.mondocatania.com]