Criscitiello: “De Laurentiis aveva promesso la panchina a Gasperini”

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Diciamo, senza problemi, che sarà il mercato della Juventus. L’Inter sarà protagonista ma non dovrà rivoluzionare. Sanchez è la priorità, la cessione di Maicon una necessità. Leonardo, come detto da Inzaghi, spesso manca nei rapporti umani. Diffidare sempre da chi ti sorride troppo. Il Milan, invece, farà 2-3 colpi ma dovrà dimenticare in fretta Hamsik. Per due motivi: Berlusconi non può fare uno “sgarro” al Napoli e Galliani non può pagare 25 milioni di euro un ragazzo che fino a 4 anni fa giocava a due passi da Milano e della cui esistenza si accorse solo Pierpaolo Marino. Quando Hamisk arrivò a Napoli, Aurelio De Laurentiis disse: “E chi è questo?”. Torniamo alla Juve, il club che in questo mercato farà sognare di più i propri tifosi. L’idea Conte è vincente alla partenza, a patto che il tecnico faccia training autogeno: emotivamente il mister è uno che ha sofferto piazze come Bergamo e Siena. Sceneggiate e sfuriate alla Juventus non sono ammesse, nonostante le pressioni siano moltiplicate per cento. C’è anche da dire, però, che senza squadra Conte non diventa marchese. Mi spiego: l’avvio del Marotta-bis è incoraggiante. Via Delneri, quasi piazza pulita di quei calciatori che non servono più e gente a parametro zero, come Pirlo, che può dare tanto alla causa. Ziegler, invece, è uno da mercato flop, non è da Juve e può dare poco a questa maglia.

Gigi Delneri è in vacanza, vorrebbe prendersi un anno sabbatico ma sta sbagliando valutazione. L’Atalanta di oggi è un treno che va preso al volo. Da quando è arrivato il presidente Percassi, Bergamo può sognare. Una società che spende senza spandere, che progetta e che rispetta i ruoli. Il direttore sportivo, Gabriele Zamagna, è giovane e preparato. Vincere al primo anno non è mai scontato, una rete di osservatori valida ed un direttore generale, Roberto Spagnolo, factotum vincente. Caro Delneri, quello che cercavi alla Juve puoi trovarlo nella “tua” Bergamo.

A Napoli si aspettano un mercato da grandi colpi: servono per una squadra da Champions, che non faccia da comparsa. L’inizio avrebbero potuto risparmiarselo: tra Mazzarri e De Laurentiis si salva solo Bigon. In tutta la vicenda, il presidente-regista non ha avuto rispetto soprattutto di Gian Piero Gasperini, al quale avrebbe assicurato, in un incontro segreto, che sarebbe stato il nuovo allenatore del Napoli. In passato se ne sono già viste tante da parte del patron, il quale commette oggi l’errore di credersi invincibile. Il progetto Napoli è come un castello di sabbia costruito in riva al mare: tempo e pazienza per costruirlo ma potrebbero bastare un attimo ed un’onda più lunga per distruggere tutto. Hamsik non si tocca: il presidente ha fatto bene a difendersi dagli “attacchi” del Milan ma ha sbagliato i modi.

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[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]