El Shaarawy punisce un opaco Cagliari

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È già capitato in passato, continuerà a capitare in futuro. Cosa? Semplice: l’innata capacità del Cagliari di ridestare i moribondi dal torpore nel quale sono caduti. Memorabili i due 2-1 contro Palermo e Udinese nel 2009-10, che ancora gridano vendetta, così come l’Inter di Ranieri un anno fa. Ecco, stasera è tornato ad un Milan versione Solbiatese, parafrasando le parole estive di Galliani dopo la scoppola subita dal Real Madrid. Due guizzi dell’unico calciatore di livello schierato oggi da Max Allegri, ovvero il Faraone El Shaarawy – fulgida stella del firmamento calcistico tricolore – hanno steso il “solito” Cagliari di Ficcadenti. Grazie anche alla sciocca espulsione di capitan Conti (doppio giallo per scorrettezze con Pazzini) che ha lasciato i rossoblù in inferiorità numerica, l’undici guidato dal tecnico di Fermo ha messo in scena il consueto canovaccio: sterile (e alquanto soporifero) possesso palla, qualche fiammata della scheggia impazzita Ibarbo, il lavoro sporco di Pinilla e cos’altro?

L’asse dei terzini continua a balbettare, l’intesa tra i due centrali Astori e Rossettini stenta a decollare come dovrebbe – i due lampi di El Shaarawy sono nati da due buchi al centro della difesa – mentre in attacco, in assenza di Cossu, è buio totale. Sau ha già smarrito l’effetto-talismano mostrato a Palermo: nessuna palla giocabile per il trottolino di Tonara, ancor più a disagio a causa dell’inferiorità numerica. Nainggolan ha cercato di trascinare da par suo il reparto mediano, specie dopo l’espulsione di Conti, ma ha concluso la partita affetto dai crampi. Domenica si gioca a Is Arenas contro il Pescara, in netta ripresa grazie ai quattro punti conquistati nell’ultima settimana: ancora incerta la presenza di Cossu, con il capitano squalificato toccherà ai superstiti cercare di dare un senso a questo avvio di stagione, fin troppo tribolato.

LA CRONACA – Pronti via e Pisano, confermato sulla fascia sinistra, si fa sfuggire un guizzante Emanuelson, rimediando il primo giallo della gara. L’avvio dei padroni di casa, con il maliano Traorè a centrocampo al posto di Nocerino, è asfissiante: subito pericoloso El Shaarawy, ma Astori e Agazzi si oppongono al suo tentativo di dribbling in area (6′). La prima iniziativa ospite si registra al 13′, ma il tiro di Pinilla è assolutamente da dimenticare. Due minuti più tardi giunge il vantaggio rossonero: è ancora il Faraone a rubare la scena, prendendo il tempo alla difesa e freddando un incolpevole Agazzi sul secondo palo. Il caos regna sovrano in casa rossoblù: in avanti manca la verve di Cossu, con Thiago Ribeiro impalpabile e Ibarbo e Pinilla mai veramente in grado di nuocere. Fino al 25′, quando una verticalizzazione improvvisa serve l’ex Cruzeiro in area: il suo sinistro è deviato da Abbiati in corner. Dopo un sinistro velleitario di Pazzini dal limite dell’area, il Cagliari prende il controllo del gioco, grazie anche ad un Ibarbo propositivo ma impreciso. In due occasioni (29′ e 34′) il colombiano va vicino al pareggio, ma prima il portiere rossonero e poi una manciata di centimetri gli impediscono di festeggiare l’1-1. Il finale di frazione è tutto milanista: prima Emanuelson spreca un contropiede originato da un errore di Astori (40′), poi è El Shaarawy a fare i conti con il centrale azzurro, che devia sulla traversa il suo tiro, immolandosi poi sul tiro di Pazzini.

La ripresa si apre con l’azione più bella costruita dal Cagliari in tutta la gara: scambio stretto sulla trequarti tra Dessena e Conti, taglio di prima per Perico che mette al centro dal fondo ma Pinilla, dopo aver anticipato Mexes, mette altissimo di testa. Parrebbe un buon segnale: il Milan è perforabile, e Pinilla c’è. Il Pistolero prova ancora con il marchio di fabbrica, il colpo di testa, sul corner di Ribeiro: ancora palla alta. Il Milan non sembra capace di reagire, così Ficcadenti si gioca la carta Sau al posto dello spento brasiliano. Conti prova a caricarsi la squadra sulle spalle, prima con un bel tiro da fuori, poi con un assist perfetto per il colpo di testa di Ibarbo: palla a lato per pochi centimetri. Ma il capitano vive il suo personale blackout: duello rusticano con Pazzini, doppia ammonizione in soli 4′ e buonanotte ai suonatori.

Con l’inferiorità numerica il Cagliari si sgonfia. A nulla serve la caparbietà di Pinilla che si guadagna un calcio di punizione dal limite destro dell’area di Abbiati: i rossoneri prendono campo, facilitati anche dai cambi decisi da Allegri (Ambrosini e Robinho per Montolivo ed Emanuelson). E a dieci minuti dal termine arriva la beffa: altro buco al centro della difesa, Ambrosini pesca ancora El Shaarawy che di sinistro anticipa ancora Agazzi. Gli ultimi minuti vedono due punizioni al fulmicotone di Nenè (dentro per un esausto Pinilla) e il clamoroso errore di Constant, solo davanti ad Agazzi. Il triplice fischio di un mediocre De Marco pone fine all’agonia: una delle più brutte partite degli ultimi tempi, con la beffa del 2-0 come ciliegina. Domenica a Is Arenas serviranno ben altra voglia e carattere: non si può bagnare l’esordio davanti al proprio pubblico con una prestazione incolore come quella di oggi. Poco ma sicuro.

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]