Europa League, stangata Lazio: Olimpico squalificato per due giornate

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“Non ce lo aspettavamo, è un provvedimento abnorme rispetto alla realtà”. Il presidente Lotito ha commentato cosi la sentenza dell’Uefa che obbligherà la Lazio a disputare le prossime due partite europee casalinghe a porte chiuse. Purtroppo la stangata era nell’aria; nell’ottobre scorso, nella partita della fase a gironi contro il Tottenham a Londra, il massimo organo calcistico continentale aveva deciso di infliggere una multa di 40mila euro alla società biancoceleste per i presunti ululati razzisti, seguiti poi dai 90mila euro inflitti per gli episodi di Campo de’ Fiori con l’agguato ai tifosi della squadra inglese al Drunken Ship. Dopo la partita con il Maribor, la sentenza: la Uefa aveva ammonito la Lazio, paventando un turno a porte chiuse, ma sospendendo la pena per due anni, sperando in un ravvedimento da parte della tifoseria. Contro il Borussia M’Gladbach allo stadio c’erano due ispettori sotto la Curva Nord, inviati appositamente per controllare il comportamento dei supporter biancocelesti. Quando al minuto 13 e 20 del primo tempo 200-300 persone hanno inscenato il saluto fascista al termine dell’inno nazionale è scattata la sanzione.

I PRECEDENTI – La Uefa non è nuova a squalifiche del genere. Nel 2004, durante la partita di Champions League Roma-Dinamo Kiev della fase a gironi, l’arbitro del match Frisk, mentre rientrava negli spogliatoi per l’intervallo, venne colpito alla testa da una monetina, lanciata dagli spalti. Il fischietto svedese perse molto sangue e fu costretto a ricorrere alle cure dei medici a bordo campo. La partita fu sospesa, venne assegnata la vittoria a tavolino alla squadra ucraina e fu inflitta alla Roma una sanzione di due giornate con l’Olimpico a porte chiuse. Ancora più grave è l’episodio che, nel 1999, vide coinvolti i tifosi del Wisla Cracovia. Durante la partita contro il Parma, valida per i sedicesimi di finale di Coppa Uefa, i tifosi polacchi lanciarono un coltello in campo che colpi’ alla nuca Dino Baggio. 5 punti di sutura per il centrocampista e squalifica per un anno da tutte le competizioni europee per il club polacco, tanto che il Wisla, che quell’anno riusci’ a vincere il proprio campionato, non potè partecipare alla Coppa Campioni la stagione seguente.

NON SOLO ITALIA – I precedenti, però, non vedono coinvolte solamente squadre italiane. Nel 2009, il Nec Nijmegen, fu sanzionato con la squalifica del campo per un turno, subito sospesa, e con una multa di 50mila euro a causa degli incidenti scoppiati nella sfida di Coppa UEFA del 18 febbraio contro l’Hamburger SV. L’arbitro dell’incontro venne colpito da un accendino lanciato dagli spalti, ma il club se la cavò con una giornata a porte chiuse, pena lasciata pendente per un periodo di tre anni.

[Matteo Vana – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]