Quando si parla di giovani ci sono due diverse correnti di pensiero. C’è chi predilige un approccio soft, fatto di brevi apparizioni nei finali di partite già decise, alleggerendo la responsabilità e la pressione del debuttante. Chi al contrario predilige la linea dura, rappresentata da un battesimo del fuoco senza paracadute per testare la scorza del nuovo giocatore.
Molto spesso queste scelte sono dettate dalla necessità. De Sciglio, ad esempio, fece un esordio tranquillo in Champions nella ininfluente gara di Plzen. Il suo approccio con la serie A lo ha visto invece subito obbligato protagonista nel finale della scorsa stagione.
Potrebbe andare così anche per Salamon. Questa è la stagione dei rischi e degli esperimenti. Il polacco è stato a lungo corteggiato, anche per il ruolo di centrocampista, e ora è a disposizione di Allegri. C’è da pensare che nel momento in cui il tecnico dovesse vedere in lui un possibile titolare non avrebbe remore a schierarlo. C’è grande curiosità anche tra i tifosi rossoneri. Dopo i tanti gol di testa presi un centrale di quasi due metri fa sperare in un rimedio.
[Elia Lavelli – Fonte: www.ilveromilanista.it]
