Fiorentina: è il momento di ripartire

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E’ l’ora delle “scelte forti”, a tutti i livelli. Dopo due anni di stenti, di prestazioni troppo spesso non all’altezza e risultati ben inferiori alle aspettative (e agli investimenti), in casa Fiorentina è giunto il momento di ripartire da zero, non solo a parole. Vediamo come:

LA SQUADRA – Il primo livello riguarda il campo e in particolare mister Delio Rossi. 4 punti in 4 gare non è un grande bottino, anche se la difficoltà degli impegni e le tante assenze con cui ha avuto a che fare sono attenuanti non da poco. Quello che però ci si aspetta adesso da lui è che riparta da zero senza guardare in faccia nessuno. Gilardino è fuori condizione? Giochi Silva, o magari Babacar, se ha qualcosa in più da dare. E lo stesso vale per gli altri ruoli e per i vari Lazzari, Munari, Vargas e tutti gli altri. La Fiorentina ha tanti giovani che sono ben più di ‘semplici Primavera’: dal fuoriquota Acosty, al già lanciato Salifu, da Camporese a Romizi. Aspettarsi una squadra piena di “baby” sarebbe controproducente, persino per gli stessi giovani, ma di fronte a certe (indecorose) prestazioni è davvero ora che ai ‘grandi’ non sia più perdonato nulla.

IL MERCATO – Il secondo livello in cui applicare “scelte forti” è il mercato di gennaio nel quale la Fiorentina dovrà far tesoro degli errori commessi l’estate scorsa, quando tenere tutti sembrava uno splendido risultato. Al contrario servono facce nuove e con loro, soprattutto, entusiasmo e personalità che nell’attuale squadra sono merce rarissima. Certo non sarà un compito facile per Corvino provare a rientrare di parte del passivo e, contemporaneamente, migliorare il valore della Fiorentina, ma se ci sarà l’occasione non si dovrà titubare di fronte alla prospettiva di cedere presunti “big” che in campo da tanti mesi non rendono neanche lontanamente come la loro fama (e il loro stipendio) farebbe pensare. E se per farlo sarà necessario accettare offerte inferiori alle richieste, pazienza: in caso contrario il rischio è di veder scendere sempre di più la valutazione a suon di prestazioni scadenti.

LA SOCIETÀ – Siamo al terzo livello, quello societario e dirigenziale. E il concetto non cambia: vivere nel passato non serve, è ora di guardare al presente. E così dovrà fare la proprietà nell’organizzare la rinascita della Fiorentina, ammesso che questo sia nei piani della famiglia Della Valle. Capire le responsabilità di tanti mesi deludenti, a partire dalla figura più importante della società, Pantaleo Corvino. A lui sono delegate quasi tutte le mansioni viola e, come era giusto esaltarne i meriti nelle prime 4 esaltanti stagioni, oggi è giusto valutare gli errori commessi di recente. E poi scegliere, magari anche di continuare insieme, soprattutto se le intuizioni di gennaio sapranno rimettere la Fiorentina in carreggiata. Ma che sia una valutazione seria e approfondita, e non una scelta d’inerzia per mancanza di alternative (o di voglia di ricominciare).

[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]