Fiorentina-Siena: aneddoti e curiosità

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Così vicine e allo stesso tempo così lontane. Come è noto ai più, la rivalità tra Firenze e Siena è prima nella storia che nel calcio e affonda le sue radici profonde nel basso Medioevo. Una rivalità a dire il vero sentita più dalla parte senese, che nel corso dei secoli, anche durante quelli meno tesi tra le due parti, ha sempre tenuto a smarcarsi dall’egemonia di Firenze sulla Toscana. Negli ultimi anni anche a livello calcistico, più precisamente dalla stagione 2003/2004, quella della prima storica Serie A per la Robur dopo tanti anni passati più ai margini del professionismo che in cadetteria. Ma facciamo un passo indietro, anzi facciamone 8, come i secoli che bisogna scorre a ritroso per capire meglio da dove nasce questa antipatia di campanile e per dare quel giusto pizzico di pepe in più nella settimana che precede Fiorentina-Siena.

Già dall’anno 1000 si registra una tensione crescente tra Firenze e Siena, due poli in grande crescita sia dal punto di vista politico che economico. Il casus belli che segnerà l’inizio delle frizioni più dure risale però al 1258, quando i senesi non esitarono ad accogliere i ghibellini di Firenze esiliati nonostante il divieto sottoscritto 3 anni prima. Iniziò così una serie di operazioni militari che contrapposero Firenze guelfa, schierata con il Papa, a Siena ghibellina, dalla parte dell’Imperatore, culminate poi con la famosa battaglia di Montaperti del 1260 e la conseguente disfatta fiorentina ricordata da Dante nel X canto dell’Inferno: “Lo strazio e ‘l grande scempio che fece l’Arbia colorata in rosso, tal orazion fa far nel nostro tempio”.

Quello che troppo spesso i senesi non ricordano è che Firenze aspettò solo 9 anni la sua vendetta. Nella battaglia di Colle il maresciallo Giambertoldo, con soli 800 cavalieri e 300 fanti colligiani sconfisse l’esercito ghibellino composto da ben 9.400 uomini capitanato da Provenzano Salvani (protagonista assoluto a Montaperti). Siena rimase comunque repubblica indipendente per altri 3 secoli, fino al 17 aprile 1555. Fu allora che, assediata dall’esercito di Carlo V, capitolò e fu assegnata al granduca di Toscana Cosimo I. Poi, dopo l’annessione al Granducato, l’ostilità decade rapidamente e nel ’700 con i Lorena non ce n’è più traccia. Verrà rispolverata, come già scritto, soprattutto da parte senese tra ’800 e ’900 raggiungendo il suo apice nel 1928, con la decisione di far entrare nel corteo storico del Palio le compagnie militari, protagoniste della lotta contro Firenze.

A tutto questo, tornando all’aspetto strettamente sportivo, si aggiunge il fatto che per molti anni tanti senesi, come tanti cittadini delle altre città toscane, non avendo la squadra in Serie A hanno tifato per le cosiddette strisciate, Juventus compresa. Dei bianconeri di Torino il Siena e Siena hanno pure i colori, altro aspetto che sicuramente non li rende particolarmente simpatici al tifo fiorentino. Questo è solo l’antipasto, domenica alle 12:30 il pranzo completo.

[Alessio Crociani – Fonte: www.violanews.com]