Gamberini: ”Non lotteremo per la salvezza”

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Intervista esclusiva di Radio Blu al difensore della Fiorentina Alessandro Gamberini.

Queste le sue parole sulla sua condizione fisica: “Sono sulla buona strada e sono contento di aver dato continuità alle mie prestazioni anche dal punto di vista fisico, con 3 partite in una settimana. L’infortunio dello scorso anno è stato difficile da gestire perchè era una lesione molto estesa e devo ringraziare il lavoro fatto dallo staff medico che quest’estate mi ha fatto fare una visita in cui si è scoperto il vero problema a livello di fibre nervose. Avevo un deficit che per quanto mi allenassi mi impediva di essere al 100%”.

La lotta per non retrocedere? Non penso che la lotta per non retrocedere ci competa, abbiamo tutte le qualità per uscire da questa situazione e nelle ultime gare ci sono stati passi avanti. All’inizio non c’era la compattezza che adesso c’è, una cosa normale che chiedeva tempo e i tanti infortuni ci abbiano condizionato tantissimo.

A Catania potevamo fare di più ma l’aspetto positivo è lo spirito di sacrificio che tutti hanno messo in campo e che è fondamentale in questo momento. Non era una partita facile. Quando recupereremo Mutu e gli altri al 100% le nostre qualità verranno fuori. Penso che Adrian sia uno dei 10 giocatori più forti del mondo e prima della gara era teso come un ragazzino all’esordio, dimostrazione di quanta voglia abbia di spaccare il mondo. Vederlo in campo e così carico è una bella spinta per tutti.

Frey? In questi anni è stato uno dei giocatori più importanti e più continui per la Fiorentina. Poca considerazione per lui? Credo che sia sempre stato considerato uno dei portieri più forti d’Europa dagli adetti ai lavori. La sua polemica con Prandelli? Non me l’aspettavo. Io non sono viziato e nessuno lo è, forse quella del mister era una provocazione. Ma a leggere certe parole il gruppo c’è rimasto un po’ male.

Sono orgoglioso di essere a Firenze per il sesto anno e sono contentissimo di stare qui. Ormai mi sento più fiorentino che bolognese, diciamo tra Firenze e Prato, dove ci sono tutti i miei interessi. Il mio contratto scade nel 2013 e in questo momento è l’ultimo dei miei pensieri.

Calci nel sedere? Quando ci vogliono sono giusti e quando ci vogliono le carezze bisogna saperle dare.

Io leader silenzioso? Sì, penso di essermi guadagnare la stima e il rispetto in questi anni.

Montolivo? Anch’io ho giocato tante volte con il dolore e tornando indietro non sempre lo rifarei. In questo momento lui sta facendo un grande gesto per la squadra viste le difficoltà e l’assenza di D’Agostino. L’elezione del capitano? Ci fu una lotta serrata tra Montolivo e Donadel, con io e Seba un po’ distaccati.

D’Agostino lo vedo bene, gli ci vorrà un po’ per trovare la condizione ma è bello carico. Lo considero uno dei registi più forti d’Italia.

Andrea Della Valle? Ho un bellissimo rapporto con lui, è quasi un amico, viene nello spogliatoio, ride e scherza. E’ uno di noi. Diego? E’ un signore con la S maiuscola, ho una grande stima e un grande rispetto per lui. Quando mi ha chiamato al telefono, per esempio quando mi sono operato alla spalla, non nascondo di aver avuto soggezione.

Lo sciopero dei giocatori? Non so, ci sono ancora i tempi per sistemare tutto.

[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]