Genoa, Ballardini: “Contro l’Udinese occorre personalità”

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Il tecnico rossoblu ha definito importante la partita contro l’Udinese perchè tutte devono essere ritenute tali. Una gara da affrontare con personalità perché di fronte ci sarà una squadra valida, fisica e di grande qualità. Poi ha il punto sulla situazione e parlato di Pellegri

Genoa, Ballardini: "Contro l'Udinese occorre personalità"

GENOVA – Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Udinese, Davide Ballardini, allenatore del Genoa, ha analizzato la gara.

Il tecnico rossoblu ha iniziato col dire che la sua squadra domani dovrà giocare con lo stesso atteggiamento e la stessa personalità mostrati all’Allianz Stadium nel secondo tempo contro la Juventus. L’Udinese è una squadra di grande forza, fisicità e qualità, che ha cambiato allenatore soltanto perchè a inizio campionato non stava esaudendo tutte le aspettative della società. A suo parere, però, è sempre stata squadra valida, da affrontare con compattezza, concedendole pochi spazi. “Ogni gara è importante -ha dichiarato Ballardini- Le gare meno importanti sono quelle che abbiamo già giocato. La più importante è quella di domani”.

Il punto della situazione

L’allenatore ravennate è poi passato a fare il punto della situazione della sua squadra, parlando anche e soprattutto dei singoli. Dei nuovi arrivati ha detto che Pereira non è ancora tesserato e quindi non convocabile mentre Medeiros non è gli è parso ancora alla pari con gli altri sul livello atletico fisico. Pienamente recuperati Veloso, Migliore e Zukanovic. Ancora fuori Gentiletti e Rodriguez mentre dovrà valutare le condizioni di Laxalt che negli ultimi giorni si è allenato poco per un problema alla caviglia. Out anche Giuseppe Rossi, fermato da un infortunio muscolare, verso il quale il tecnico ha avuto parole di conforto: “Facciamo il tifo perché torni al più presto perchè lo vogliamo vedere in campo”.  Capitolo Pellegri, in partenza con destinazione Monaco. Ballardini ha dichiarato che il ragazzo è un giocatore dalle grosse potenzialità che i responsabili del settore giovanile hanno saputo valorizzare appieno. “Ci sono anche altri giovani bravi, ma a questo punto è meglio non fare i nomi”, ha concluso con ironia.

 

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