Genoa, Bruno Pizzul: “Genoa-Udinese condizionata dal risultato di Lecce-Fiorentina”

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Eccoci arrivati alla resa dei conti. 180 minuti di fuoco separano il Genoa da un finale di stagione memorabile, nella buona o nella cattiva sorte. La vittoria di mercoledì sul Cagliari ha trasmesso un forte entusiasmo all’ambiente rossoblù ma, a smorzare ogni facile ottimismo, la papera di Buffon ha ricordato al Grifone e ai suoi sostenitori che il Lecce è più vivo che mai. Distante solamente tre lunghezze dalla formazione di De Canio, la squadra di Cosmi tenterà fino all’ultimo di coronare una strepitosa risalita con una storica salvezza. Il Genoa però deve andare avanti per la sua strada. Nel farlo, incontrerà un’Udinese in piena corsa per la Champion’s League. E chi meglio di una leggenda del giornalismo italiano, come Bruno Pizzul, poteva inquadrare con noi il prossimo incontro tra rossoblù e bianconeri? Quindi: Signori all’ascolto, pardon alla lettura, buonasera.

Il Genoa ritrova la vittoria con il Cagliari e va +3 sul Lecce; l’Udinese, espugnando senza troppe difficoltà il Manuzzi di Cesena, rimane a braccetto con il Napoli per la corsa alla terzo posto. Che partita sarà quella tra bianconeri e rossoblù?
Sarà molto una sfida molto interessante, ma inevitabilmente condizionata dal risultato di Lecce-Fiorentina, che verrà disputata il giorno prima. In caso di risultato negativo per i salentini, infatti, penso che si chiuderebbe ogni discorso per salvezza. Aldilà di questo discorso, il Genoa scenderà in campo con determinazione e per rendere dura la vita ad un’Udinese logorata nella tenuta fisica, ma protagonista, ancora una volta, di un campionato straordinario.

Nonostante un breve periodo di difficoltà, la formazione di Guidolin è riuscita a rimanere nei piani alti della classifica. E ora farà di tutto per conquistare il pass per la Champion’s League.
Certo, ma credo che un’eventuale qualificazione per l’Europa League resti comunque un risultato straordinario per una società come quella bianconera, brava nel vendere i suoi pezzi pregiati e in grado di rimpiazzarli con giovani talenti a costi molto ridotti. Nessuno, ad inizio stagione, avrebbe pensato che l’Udinese riuscisse a ripetere più o meno il campionato dello scorso anno, nonostante le cessioni illustri di Inler, Zapata e Sanchez. Proveranno a raggiungere il terzo posto, certo, ma penso che l’Europa League rappresenti lo stesso un buon obiettivo. Si tratta di una competizione colpevolmente snobbata dalle nostre società che, pur qualificandosi, sembrano poco interessate ad andare avanti, facendo solamente un danno al calcio italiano perché il ranking Fifa tiene conto anche di questi risultati. Le ragioni di questo comportamento sono legate naturalmente ai soldi, il traino del calcio moderno. Ho un pizzico di nostalgia per le vecchie coppe, come la Coppa dei Campioni e l’ambita Coppa Uefa di una volta. Ora, invece, l’importanza viene data esclusivamente alla Champion’s, sia sul profilo tecnico che economico.

Oltre al talento di Di Natale, la punta di diamante di questa grande realtà, qual è l’altro valore aggiunto dell’Udinese?
È quel tipo di gioco, che ultimamente stenta a decollare, affidato alla compattezza di un centrocampo molto folto e, comunque, alle doti di notevoli individualità come Benatia, Asamoah ed il giovane Danilo. È una squadra che ha tantissimi giocatori nella sua orbita e che, volendo, sarebbe già a posto per il prossimo campionato: in caso di cessioni importanti, i primi due nomi candidati a vestire la maglia bianconera sarebbero quelli dei due talenti ora in prestito al Lecce, Muriel e Cuadrado. I Pozzo, oltre ad essere proprietari anche del Granada, squadra militante nella Liga spagnola, possono contare su un grosso bacino d’utenza che consente loro di raccogliere buoni frutti e di mantenere i bilanci a posto.

Quale dovrà essere l’atteggiamento tattico del Genoa di fronte all’organizzazione e al gioco dei friulani?
Dovrà essere molto coperto in protezione della difesa, anche se il problema dei troppi gol incassati dura da tutta la stagione. L’Udinese, infatti, teme le squadre raccolte o con il centrocampo folto. Tra le altre cose, l’attuale tecnico rossoblù conosce molto bene l’ambiente di Udine e, presumibilmente, le individualità e i punti deboli della squadra. Sarà un confronto interessante, ma inevitabilmente condizionato dal risultato del match tra Lecce e Fiorentina.

Dopo la sfida con il Genoa, l’Udinese chiuderà la stagione a Catania. Il Napoli, invece, domenica andrà a trovare il Bologna, per poi concludere con il Siena in casa. Chi la spunterà tra friulani e partenopei?
Il Napoli è favorito, perché con due vittorie si aggiudicherebbe il terzo posto. A Bologna però non sarà facile per la squadra di Mazzarri: a questo punto della stagione, le forze sono quelle che sono ed il logoramento fisico è evidente. A differenza delle passate stagioni, poi, tutte le squadre, sia quelle senza obiettivi, sia quelle già retrocesse, stanno mettendo in mostra una grande serietà ed un forte impegno nel concludere in bellezza il campionato. È un aspetto positivo da sottolineare, in un momento per il calcio spesso caratterizzato da fatti negativi.

Con il clamoroso pareggio di Torino, il Lecce è riuscito a conquistare quel punticino fondamentale per tenersi più che mai in corsa per la salvezza, potendo contare su una minore differenza reti che a pari punti le permetterebbe di prevalere sul Genoa. Ed il calendario dice: Udinese e Palermo per i liguri, Fiorentina (in casa) e Chievo (fuori) per i salentini.
Credo che si risolverà già tutto in questo fine settimana. Non penso che il Lecce riesca a vincere con la Fiorentina: è una buona squadra ma tra infortuni e squalifiche ha fuori parecchi giocatori. È comunque una lotta che durerà fino all’ultimo: qualche tempo fa la quota per la salvezza era stata fissata a circa 40 punti, ma ora neanche chi è a 42 può stare tranquillo. Tutto merito di un Lecce dato per spacciato troppo presto e ritornato in gioco con una grande serie di risultati positivi. Gli interessi di questo campionato, tra scudetto, Europa e salvezza sono tutti aperti per il momento, ma credo che le partite dell’ultima giornata saranno prive di particolari angosce per le squadre in questione. È difficile che il Lecce riesca a raccogliere 6 punti in questo finale, soprattutto perché la Fiorentina non può davvero permettersi di non fare risultato.

E, per il Genoa, sarebbe (il condizionale è d’obbligo) tutto molto bello.

[Daniele Zanardi – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]