Genoa, aria di cambiamento

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GENOVA – Genoa protagonista nel mercato di gennaio che ha appena chiuso i battenti. Una sessione fatta di  tante partenze importanti, di altrettanti arrivi e ritorni in rossoblù. Quanto è cambiata la squadra di Juric da Natale a oggi? Tanto. Per la gioia o l’insoddisfazione dei tifosi genoani.

Il reparto difensivo

Tra i pali non c’è più di Perin, infortunato, sostituito da Lamanna. E in panchina, accanto a Zima, in veste di terzo portiere, siede l’ex Rubinho, tornato in rossoblu dopo cinque anni. La difesa è rimasta invariata, con i soliti Izzo, Burdisso, Munoz, Gentiletti e Orban.

Il centrocampo

La rivoluzione vera e propria è arrivata  invece dal centrocampo, complici il trasferimento di Rincon alla Juventus ma anche e soprattutto una serie di infortuni. Da quello di Veloso, ancora fermo dopo lo stop di metà dicembre, all’ultimo di Cataldi, arrivato  in prestito secco dalla Lazio proprio per sostituire “El General”. L’emergenza dettata dal problema muscolare lamentato da Rigoni ha spinto la società a tornare sul mercato ed acquistare dal Palermo Hiljemark. Sulle fasce sono rimasti Lazovic, Edenilson e Laxalt.

Si è aggiunto Beghetto dalla Spal. Mentre Fiamozzi ha lasciato Genova, con destinazione Frosinone. Sulla trequarti è arrivato il giovane Morosini, che una volta inserito potrebbe rivelarsi la vera sorpresa. Ed è arrivato anche il più esperto Taarabt, in cerca di riscatto dopo una deludente parentesi al Benefica e che al suo esordio ha gia dimostrato di avere qualità e talento.

L’attacco

In attacco non ci sono più Pavoletti, Ocampos  e Gakpé. Ma c’ è un Giovanni Simeone che sta bruciando le tappe  e che da ieri è diventato completamente rossoblu. C’è un Ninkovic che ancora deve trovare continuità ma su cui Juric crede al punto di essersi opposto a una sua cessione. E c’è, infine, il doppio ritorno di Pinilla e Palladino che dovrebbero apportare al reparto offensivo la giusta e necessaria esperienza. Come sostiene Juric, ora c’è da completare l’inserimento e ricompattare il gruppo. E soltanto dopo questa fase Il Grifone potrà riprendere il volo.